MACERATA - ,La Bohème, ha debuttato allo Sferisterio. Per l'opera pucciniana del regista Leo Muscato è stato un ritorno, dopo il successo di tre anni fa. ...
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L'allestimento ripropone un'incandescente Parigi del 1968, una Parigi rivoluzionaria in cui i protagonisti vivono una delle più grandi rivoluzioni culturali del Novecento. Sul palcoscenico Carmela Remigio e Arturo Chacón-Cruz sono stati i coloratissimi Mimì e Rodolfo Ad assistere all'opera oltre duemila spettatori paganti.
Tra i numerosi e illustri ospiti presenti allo Sferisterio per la prima di La Bohème, monsignor Renzo Fratini, nunzio apostolico per la Spagna omaggiato di un libro sull'Aghanistan da Guido Picchio e l'occasione è stata utile per parlare del comune amico peacemaker Andrea Angeli. Poi l'ambasciatore israeliano Naor Gilon. Il suo arrivo non era stato anticipato per motivi di sicurezza e il suo ingresso in Arena è stato accompagnato da uno spiegamento di forze dell'ordine.
Ad accoglierlo il sindaco di Macerata Romano Carancini insieme al questore Leucio Porto, al prefetto Roberta Preziotti. Non sono voluti mancare alla prima di La Bohème anche l'attore Cesare Bocci accompagnato dalla moglie, l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, il presidente della Provincia Antonio Pettinari e il vice presidente della commissione di vigilanza della Rai Francesco Verducci. Numerosi gli imprenditori presenti: Annarita Pilotti, amministratore delegato Loriblu, Giovanni Fabiani, Donatella Varnelli, Massimiliano Guzzini, Germano Ercoli e Alfio Caccamo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico