MACERATA - Belle, giovani e spigliate: la freschezza è il biglietto da visita delle figuranti del “Rigoletto” . E queste ragazze calcheranno il palco dello Sferisterio...
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Perfettamente inserite nell’ottica attualizzante con cui il regista fiorentino Federico Grazzini ha voluto rivestire la trama dell’ opera verdiana, le giovani, in miniabiti succinti e colorati si tramutano nel primo atto in escort di lusso, che intrattengono i possibili clienti nelle fosche atmosfere di un luna park abbandonato, metafora del palazzo del potere mantovano. Inedita anche la chiave di lettura che le vede interpretare, nel terzo atto, prostitute lungo una statale in luogo delle meretrici della locanda di Sparafucile.
Una moderna nota di colore e bellezza invade così gli allestimenti sul palcoscenico, ad apertura del primo atto, e lo sguardo di queste ragazze apre scorci invisibili ai più sull’incredibile macchina organizzativa che opera negli spazi del dietro le quinte. “Essere una comparsa del Rigoletto è un’esperienza formativa, oltre che divertentissima – dice Yuliya Popova, 34 anni, a Macerata direttamente dalla Siberia - i reparti di trucco, parrucco e sartoria sono sempre in fermento e lavorano per noi con la stessa solerzia che per cantanti ed attori”.
Sofia Boschi e Aurora Monachesi, con i loro 19 e 20 anni, sono invece le mascottes del gruppo: “Veniamo dalla danza ma non conoscevamo il mondo della lirica – dicono – eppure è sorprendente come ci sentiamo a nostro agio anche in questo contesto. Il cast poi è eccezionale: i cantanti mostrano un’umiltà che ti spiazza”.
Francesca Pierri, con i suoi 24 anni e una laurea in lettere, si dice entusiasta: “Un parere su questa esperienza? – riferisce con un sorriso - Me ne sono letteralmente innamorata”.
Viene dal teatro Lucia Marinsalta, appignanese di nascita e milanese di adozione, che dice: “Cambio ogni volta che salgo su un palco. Ma qui è diverso: 3mila occhi su di noi in una cornice unica. Onorata di esserci”. E infine la sottoscritta, cui non resta che condividere i pareri delle altre in attesa della prima di stasera. Che lo spettacolo abbia inizio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico