Troppo tempo al sole e poca acqua da bere: come sfuggire al caldo

Troppo tempo al sole e poca acqua da bere: come sfuggire al caldo
Troppo tempo al sole, magari in attesa dell’agognato autobus, e poca acqua per reidratarsi. Sono i comportamenti errati più frequenti fra chi resta in città in...

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Troppo tempo al sole, magari in attesa dell’agognato autobus, e poca acqua per reidratarsi. Sono i comportamenti errati più frequenti fra chi resta in città in questi giorni di gran caldo, secondo una web analysis condotta dall’Osservatorio PoolPharma Research - con metodologia Woa (Web Opinion Analysis) - su un campione di 1.350 persone tra i 18 ed i 75 anni d’età. Ebbene, le alte temperature unite ad alcuni errori nello stile di vita e nelle scelte quotidiane, sono causa di grande affaticamento per chi non è in partenza per le ferie.


Le ore sbagliate
Il 36,8% del campione ammette che per motivi di lavoro è costretto a uscire nelle ore più calde della giornata (tra le 12 e le 15) e trascorrere oltre 30 minuti sotto il sole in attesa dei mezzi pubblici. Il 21,5% (più gli uomini che le donne) non beve abbastanza o addirittura si dimentica di farlo. Il 17% non ha modificato la dieta e quindi continua a consumare cibi troppo elaborati, pesanti o grassi, che rendono la digestione più lunga e difficoltosa, accompagnati da bibite gassate o zuccherate che non aiutano a dissetare.

L’aria condizionata
Il 12,8% fa un uso sbagliato ed eccessivo dell’aria condizionata, mentre il 10% non rinuncia all’attività fisica e si concede almeno 45 minuti di corsa al giorno. Le temperature elevate, insieme alle alte percentuali di umidità e di smog sono infatti i nemici principali dei runner. Ma con queste temperature elevate per giorni, anche casa può trasformarsi in un forno. Dagli esperti i consigli per evitare i rischi delle ondate di calore domestiche, che «rappresentano un pericolo quando la temperatura esterna supera i 32-35 gradi e quando l’alta umidità impedisce la regolare sudorazione, o ancora quando la temperatura in casa è superiore a quella esterna».
La prima regola d’oro è abbassare le tapparelle o chiudere le persiane nelle ore più calde del giorno, in modo da creare ombra e riparare la casa dai raggi solari. Arieggiare gli ambienti nelle prime ore del mattino o durante la notte permette di rinfrescare le stanze. Cercare, quindi, di creare zone d’ombra e, dove possibile, montare delle tende o un ombrellone da balcone: tenendole aperte si potrà ricavare un avamposto ombreggiato e nei momenti meno caldi si potrà godere di qualche ora all’aperto.

Lo spazio esterno
Se si possiede un piccolo spazio esterno o un balcone, si può riempirlo di piante e rampicanti che aiutano a schermare e assorbire parte del calore. Cercare inoltre di non creare ulteriore umidità all’interno della propria abitazione: fare il bucato e la doccia nelle ore più fresche per evitare che condensa e vapore peggiorino la situazione. Spegnere gli elettrodomestici o gli accessori inutilizzati come televisori o cellulari che oltre a consumare energia, riscaldano l’ambiente.

Poche luci

È bene evitare l’utilizzo di forno e luci intense. Essendo le giornate più lunghe dell’anno, la casa sarà luminosa fino a tardi. Consumare cibi freschi (frutta e verdura) e ricchi di acqua, limitando l’utilizzo del piano cottura. Coibentare la propria abitazione, se possibile, isolando le superfici più esposte ai raggi solari: è un accorgimento che consente di evitare al caldo di introdursi all’interno. Preferire tende da interno di colore bianco per riflettere i raggi solari e, infine, optare per un ventilatore portatile o a pale che inoltre, a parità di utilizzo, consuma circa 15 volte meno di un condizionatore medio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico