Il pepe nero prezioso alleato contro l'obesità e rafforza anche le ossa

Il pepe nero prezioso alleato contro l'obesità e rafforza anche le ossa
Un alleato “piccante” contro l’obesità. È il pepe nero che, dai risultati di uno studio, sembrerebbe essere in grado di ridurre gli effetti dannosi...

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Un alleato “piccante” contro l’obesità. È il pepe nero che, dai risultati di uno studio, sembrerebbe essere in grado di ridurre gli effetti dannosi di una dieta ricca di grassi. Nella ricerca che arriva proprio dall’India, patria delle spezie, gli scienziati lo hanno dimostrato somministrando ai ratti il piperonale, un composto chimico contenuto nel pepe nero. Rispetto agli animali nutriti solo con cibi grassi e senza pepe, i roditori trattati per 6 settimane con un integratore a base di questo composto avevano un peso inferiore, una percentuale di grasso corporeo e livelli di zucchero nel sangue più bassi, oltre a ossa più forti.


Il ruolo del piperonale
I ricercatori indiani ritengono che il piperonale possa contrastare alcuni dei geni associati al sovrappeso grave. Sul “Dna della taglia XL”, riporta il Daily Mail online, si è concentrato anche un lavoro firmato da scienziati britannici dell’Imperial College London e condotto su bambini oversize in Pakistan: gli autori del lavoro, pubblicato su Nature Genetics, hanno scoperto mutazioni in un gene specifico correlato all’obesità (una condizione che porta ad anomalie nel controllo dell’appetito e persino nell’olfatto, e si lega al diabete), suggerendo quindi che l’eccesso di peso «non sempre è una questione di gola», tutt’altro. Entrambi i team sperano che i loro risultati possano portare a un nuovo trattamento per l’obesità, le cui percentuali sono quasi triplicate a livello mondiale dal 1975.

Gli esperimenti sui topi
Per quanto riguarda il pepe nero, i ricercatori indiani dell’Università Sri Venkateswara hanno condotto l’esperimento su ratti obesi, nutriti con una dieta ricca di grassi per 22 settimane. Hanno estratto il piperonale dai semi della spezia e l’hanno aggiunto alla dieta dei roditori dalla 16esima settimana. Alla fine del periodo di studio, il gruppo trattato aveva aumentato la massa corporea magra, il contenuto e la densità minerale ossea (Bmc e Bmd), rispetto al gruppo di controllo. L’integrazione con piperonale ha anche diminuito considerevolmente il loro livello di glucosio nel sangue, dopo soli 60 minuti.

Risultati stupefacenti

Gli effetti preventivi sono stati massimizzati alla dose di 40 mg per kg di peso corporeo, somministrati per un periodo di 42 giorni. E secondo gli esperti, il composto potrebbe aver contribuito a regolare alcuni dei geni associati all’obesità. «I nostri risultati - spiegano gli autori del lavoro, pubblicato su Nutrition and Metabolism - dimostrano l’efficacia del piperonale come un potente agente anti-obesità, forniscono evidenze scientifiche al suo uso tradizionale e suggeriscono il possibile meccanismo di azione». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico