Il Ministero alle Regioni: «Vaccini l'accesso sia garantito per tutti»

Il Ministero alle Regioni: «Vaccini l'accesso sia garantito per tutti»
Collaborazione attiva con medici e pediatri di famiglia per ridurre i tempi di attesa ed evitare il sovraccarico dei servizi vaccinali. Un’alleanza fattiva - basata su...

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Collaborazione attiva con medici e pediatri di famiglia per ridurre i tempi di attesa ed evitare il sovraccarico dei servizi vaccinali. Un’alleanza fattiva - basata su specifici accordi in base all’organizzazione locale - che non deve fermarsi però all’atto dell’iniezione, ma deve piuttosto prevedere una collaborazione con i medici del territorio in tutte le fasi delle campagne vaccinali.


L’invito
È l’invito alle Regioni contenuto nella circolare del ministero della Salute, per l’applicazione della nuova legge. Alle amministrazioni che attivano la collaborazione con i camici bianchi, il dicastero suggerisce anche «di costituire in seno ad ogni singola azienda sanitaria locale un tavolo di programmazione e coordinamento condotto dal Dipartimento di prevenzione». La circolare sottolinea l’importanza della «facilità di accesso alle vaccinazioni» garantita dalla «capillare distribuzione sul territorio delle aziende sanitarie. Pertanto, si raccomanda alle Regioni e alle Asl di semplificare le procedure per l’accesso alle vaccinazioni». In particolare, si ricorda che i Dipartimenti di prevenzione manterranno un ruolo centrale e di coordinamento.

La chiamata attiva
La chiamata attiva - attraverso posta, email, Sms, sistemi di messaggistica - è uno strumento importante, ma è anche necessario fornire agli utenti informazioni sulle procedure da seguire per l’accesso alle vaccinazioni, anche quelle obbligatorie. Le Asl sono quindi invitate ad «attrezzarsi per fornire indicazioni chiare, sia in forma convenzionale che online alla popolazione circa l’accesso alle vaccinazioni, obbligatorie e raccomandate, riportando le sedi, gli orari, gli eventuali costi (per le vaccinazioni in co-pagamento al di fuori di programmi nazionali o regionali organizzati), le modalità di prenotazione».

Le buone pratiche

Le buone pratiche vaccinali prevedono, infine, che «i genitori/tutori/affidatari siano informati sui benefici e sui rischi della vaccinazione e che, alla fine di questo colloquio, venga consegnato un modulo in cui si attesta che è stato eseguito questo passaggio. Questo modello informativo, in presenza di una vaccinazione raccomandata, ha assunto una valenza di consenso informato, ovvero di scelta consapevole a una vaccinazione raccomandata». Per le vaccinazioni obbligatorie, invece, «verrà consegnato esclusivamente un modulo informativo». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico