Dopo la nascita di un bambino oltre una mamma su 10, il 12%, soffre di depressione post partum, disturbo che si presenta tra la sesta e la dodicesima settimana dopo la nascita del...
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1 Prenditi il tuo tempo. La maternità non è solo i 9 mesi della gravidanza, inizia già con la prima fantasia di avere un bambino. Ora è il momento di fare spazio a tutti quei pensieri ed emozioni che questa esperienza straordinaria porta con sé.
2 Le emozioni contano. Nell’immaginario comune una neomamma deve essere felice in ogni istante: è un falso mito che può alimentare aspettative poco realistiche.
3 Riposa quando il bimbo riposa. Se ti è possibile, quando il bambino dorme cerca di riposare anche tu, non sentirti in dovere di sbrigare le faccende domestiche o altre incombenze legate al bambino. Ritagliati lo spazio per il tuo benessere psicofisico e usa il tempo a disposizione facendo magari un bagno rilassante o degli esercizi di respirazione;.
4 Mangia bene e correttamente. Segui un’alimentazione costante e equilibrata: una dieta bilanciata che prediliga frutta e verdura, sia nel periodo del concepimento sia durante la gravidanza, può influire positivamente sullo sviluppo del feto e del bambino.
5 Continua a volerti bene. Cerca di programmare un pò di tempo da dedicare a te stessa per leggere, fare una doccia, telefonare a un’amica, e conserva alcune delle abitudini precedenti.
6 L’aiuto è importante. Programmate un aiuto in più durante i primi mesi dal parto, chiedendo a un familiare o a una baby-sitter, così da avere un pò di tempo per te stessa e per il benessere di tutta la famiglia.
7 Papà, questo è il tuo momento. Stai esercitando il ruolo più bello e responsabile della tua vita: quello della paternità. Ma così come le mamme, anche i papà possono sentirsi inadatti, insicuri o messi da parte di fronte all’arrivo di un figlio. Non ci sono regole cui affidarsi per diventare mamma e papà, ma solo il lavoro di squadra.
8 Una linea guida che non citano mai: il buon senso. Ognuno ha la sua personale esperienza e le paure e le emozioni ambivalenti sono spesso comuni. Chi ha avuto più figli vi dirà che con ognuno è stato diverso. Permettetevi di sentirvi insicuri, incerti, impreparati, a volte fragili, impacciati;.
9 Rivolgiti a figure specializzate. Se ti senti in difficoltà, non importa che gli altri non lo comprendano: ci sono dei centri e degli specialisti della perinatalità a cui rivolgersi e con cui parlare, o anche gruppi di supporto e associazioni. Il medico di famiglia può aiutarti a individuare un centro specializzato più adatto alle tue necessità.
10 Siete una famiglia. Non c’è giusto e sbagliato, c’è una persona, vostro figlio, che ha bisogno di conoscersi e farsi conoscere, a prescindere da quanti altri ce ne siano già; e ci sono dei nuovi genitori che si devono conoscere, possono sbagliare ma hanno bisogno di imparare. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico