Dopo aver perso 40-50 chili grazie alla chirurgia bariatrica, per gli ex obesi scatta la necessità di un rimodellamento corporeo. «C’è un boom della...
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In vetta la lipoaspirazione
L’intervento più eseguito è la lipoaspirazione seguito dall’addominoplastica. «Rispetto al passato ora sono di più le persone che in seguito a importanti dimagrimenti sentono la necessità di eliminare i tessuti di rivestimento in eccesso (quelli molli e svuotati infatti limitano i movimenti e rendono difficile la cura dell’igiene personale) desiderando un corpo più armonioso«, aggiunge Cordova. A Torino esperti e specialisti si sono riuniti per il III congresso nazionale dell’Associazione Italiana Chirurgia Estetica dell’Obesità (Aicpeo). Dai lavori dell’incontro, in particolare, è emersa la crescita degli interventi eseguiti presso strutture convenzionate con il Servizio sanitario nazionale (con differenze da Regione a Regione, gli interventi sugli ex-obesi sono generalmente a carico del Ssn).
Salgono le strutture convenzionate
«Nei mesi scorsi abbiamo chiesto ai nostri soci, la quasi totalità dei chirurghi plastici che si occupano di questi pazienti, di rispondere a un questionario già somministrato nel 2016 - spiega Maria Alessandra Bocchiotti, presidente del congresso Aicpeo e tesoriere. «In base ai risultati raccolti emerge che oggi il 43% dei chirurghi plastici che intervengono sugli ex obesi lavorano in ospedale e il 40% in struttura convenzionata. Due anni fa, i chirurghi che operavano in ospedale erano il 60%, contro il 22,5% di quelli in struttura convenzionata. Stabile, con circa il 17%, il numero di chirurghi plastici che affrontano questi interventi in strutture private». «Le strutture pubbliche non riescono a soddisfare la domanda - commenta Bocchiotti - anche considerando gli altri compiti in capo ai reparti di chirurgia plastica, con la ricostruzione post trauma e post oncologica, mammaria in particolare. L’aumento della disponibilità delle strutture convenzionate è una delle risposte per tenere sotto controllo l’allungarsi delle liste d’attesa».
L’ultimo sondaggio
In base ai risultati raccolti con l’ultimo sondaggio, l’intervento più eseguito sugli ex-obesi è la lipoaspirazione, seguito dall’addominoplastica, con cui si rimodella l’addome, e dalla mastopessi, il cosiddetto lifting del seno. A giustificare il “successo” della lipoaspirazione - osservano gli specialisti - il fatto che questo intervento sia spesso eseguito in abbinata con quelli di rimodellamento, migliorando ulteriormente il risultato finale. «In ogni caso, il percorso chirurgico che permette a un ex-obeso di riacquistare una figura armonica a una piena funzionalità avviene in più tappe - conclude Cordova - perché gli interventi da sostenere sono diversi e, sempre in nome della sicurezza, non possono avere luogo nella stessa seduta operatoria».
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Corriere Adriatico