Cresce, anche se lentamente, il consumo dei farmaci equivalenti in Italia. Nel periodo gennaio-marzo 2017 guadagnano un 2,8% i medicinali prescrivibili a carico del Servizio...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il mercato
Complessivamente, il mercato dei generici equivalenti vale 1,5 miliardi (in prezzi ex factory), con un giro d’affari concentrato essenzialmente in classe A (1,17 miliardi, 77% del totale della spesa per farmaci generici). Dal punto di vista dei volumi, sempre in classe A, i generici equivalenti rappresentano a unità l’88,9% del mercato complessivo di settore. Dall’analisi realizzata da Assogenerici sul trend dei consumi nei primi 3 mesi del 2017, pur nella generale stagnazione dei consumi farmaceutici emerge una performance comunque positiva degli equivalenti nel canale farmacia che si chiude con un +1,9% a unità e un +4% a valori, a fronte di segnali di retrocessione dei restanti segmenti del mercato farmaceutico. In questo senso il fattore a maggiore incidenza su questi trend è rappresentato dalle immissioni in commercio di nuovi farmaci generici equivalenti, a seguito delle recenti scadenze brevettuali. Ciò nonostante, l’analisi sulla segmentazione del mercato a volumi nel canale farmacia evidenzia che i generici equivalenti totalizzano ancora il 20,88%, contro il 52,56% detenuto dai brand a brevetto scaduto, mentre le specialità sotto brevetto coprono il 26,56% dei consumi.
I brand
Ammonta invece al 14%, sempre nel mercato farmacia, la quota del mercato totale a valori totalizzata dagli equivalenti, mentre i brand (sotto brevetto e a brevetto scaduto) si spartiscono a pari merito il restante 86%. Con riferimento ai soli consumi off patent, i generici equivalenti assorbono invece il 28% del mercato a volumi del canale farmacia contro il 72% detenuto dai brand a brevetto scaduto. Entrando nel dettaglio dei consumi in classe A, nel periodo gennaio-marzo 2017 emerge una crescita complessiva dello 0,7% delle confezioni rimborsate dal Ssn a fronte di una flessione delle confezioni relative ai prodotti ancora coperti da brevetto (-2,7% a gennaio-marzo rispetto allo stesso periodo del 2016) e - come già accennato - di una crescita del 2,8% dei generici equivalenti. Coerentemente in crescita il dato a valori: nel primo trimestre dell’anno la spesa rimborsata da Ssn nel canale farmacia e cresciuta del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a fronte di una flessione dello 0,8% per i prodotti ancora coperti da brevetto e una crescita del 5,6% per il segmento dei generici-equivalenti.
La geografia
Per quanto riguarda l’analisi dei consumi per area geografica, il consumo degli equivalenti si concentra soprattutto al Nord (34,5% a unità, 27,7% a valori), mentre risultano distanziati il Centro (25,2%, 17,6%) e il Sud Italia (20,1%, 13,8%). In particolare, a guidare la classifica dei consumi di equivalenti è la Provincia autonoma di Trento (40,9% sul totale delle unità dispensate Ssn nel periodo gennaio-marzo), seguita dalla Lombardia (36,9%) e dall’Emilia Romagna (34,4%). Fanalino di coda Calabria (18,2%), Basilicata (18,3%), Campania e Sicilia (19,8%). Le Marche si collocano a metà della classifica e si attestano al 22,1% Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico