È stata la prima volta di Dolce&Gabbana, ma anche di Armani. Con Mr. Tod’s che ribadisce come theMicam sia un approdo fondamentale per i calzaturieri. In effetti...
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Le new entry
Quest’anno si sono aggiunti Giorgio Armani, Jimmy Choo, Dolce&Gabbana, Sergio Rossi ed Ermenegildo Zegna. La chiusura di theMicam è coincisa con l’inizio di Milano Moda Donna, una sinergia tra calendari frutto della collaborazione tra gli addetti del settore, che si propongono l’obiettivo di rendere nel tempo Milano vero e proprio simbolo del made in Italy. «Le date dell’edizione di settembre 2018 - svela il direttore dell’esposizione, Paolo Borghini - saranno 16, 17, 18 e 19, in questo modo continuerà la sinergia con la settimana della moda, che anche l’anno prossimo si aprirà durante l’ultimo giorno di the Micam». TheMicam84 si è svolta all’insegna della continuità con il progetto di rilancio già avviato nel febbraio scorso: all’ideazione di un nuovo concept dei padiglioni 1 e 3, strutturato con aree più ampie e funzionali per facilitare l’interazione tra i buyer e gli espositori presenti, si aggiunge infatti la realizzazione di un tunnel che collega direttamente l’iKIDS Square al padiglione 6. Nuovo allestimento per la Style Square al padiglione 3, che in questa edizione unifica l’area dedicata alle collezioni dei più prestigiosi stilisti internazionali con la proposta dei talenti emergenti della calzatura.
La creatività
Una perfetta fusione tra ricerca stilistica e creatività nonché un’occasione per scoprire, accanto a nomi dalla fama già consolidata, anche nuovi designer emergenti. Identità culturale, alta gamma, design raffinato e qualità dei materiali rappresentano il tratto distintivo dello stile delle calzature italiane: la moda non è solo «business», ma significa anche cultura, tradizione. «È indispensabile che il consumatore percepisca che c’è una storia dietro ai prodotti che acquista» - dichiara Pilotti - «Dobbiamo prendere coscienza del fatto che Made in Italy non significa soltanto che il prodotto è di fabbricazione italiana, bensì che è frutto di una creatività tutta italiana. L’autenticità di una calzatura non è imitabile, né replicabile». Sul concetto di «unicità» si basa un altro importante tema per theMicam, ovvero quello della lotta alla contraffazione, un mercato interno del falso che a livello nazionale genera un «fatturato» di oltre 6 miliardi all’anno, provocando un danno economico alle industrie calzaturiere stimato tra 190 e 240 milioni di euro. Il settore calzaturiero guarda inoltre ai giovani che, desiderosi di apprendere le basi del mestiere artigianale, necessitano di ricevere una formazione professionale adeguata: è a loro infatti dedicato il concorso «Asia. Tra mito e magia», nato dalla collaborazione con il Miur, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che ha visto la partecipazione di oltre 70 scuole di ogni ordine e grado.
I big
«Sono molto contento di vedere che i grandi marchi e le imprese vere italiane riescono a fare delle cose insieme con generosità e velocità reciproca», ha detto Diego Della Valle a margine dell’inaugurazione. «Micam per chi fa il mio mestiere è un sogno e una grande speranza, io ci venivo già da ragazzino con mio padre a vedere, poi venivo ad esporre - ha raccontato l’ad di Tod’s - Tutti i fabbricanti di calzature italiane considerano il punto di riferimento e il successo o meno di Micam determina anche il successo o il fallimento della stagione per le aziende». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico