Il bianco e il nero che piacciono all’estero. Sono i colori iconici del marchio di total look maschile Yoon di Centobuchi di Monteprandone, da oltre 25 anni sul mercato...
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Qual è il bilancio della manifestazione?
«Estremamente positivo, grazie ai nuovi contatti allacciati con alcuni clienti scandinavi e cinesi ma anche al consolidamento i rapporti con la clientela già acquisita».
Come è nato il brand Yoon?
«Il nome ed il marchio Yoon sono stati una creazione dallo stilista Mirco Giovannini nel 1999. Oggi è il marchio di punta della famiglia Mancini e si caratterizza per un’eleganza artigianale che ha conquistato i mercati di tutto il mondo grazie all’uso di filati pregiati, fibre ecologiche e innovative. Nel corso degli anni ha contribuito al rafforzamento della presenza aziendale nel mercato casual chic».
La produzione è tutta Made in Italy?
«Certamente! La famiglia Mancini impiega esclusivamente artigianato e tessuti italiani di grande qualità. La direzione creativa è stata affidata a Lorenzo Romani che in passato ha collaborato per diversi importanti brand a Londra. Attualmente è docente del prestigioso Istituto Marangoni».
Come sfidate i grandi brand della moda?
«Con il rapporto qualità/prezzo, il made in Italy e il servizio. Non a caso è il cliente estero ad apprezzare maggiormente la nostra produzione, il made in Italy e la qualità».
Quali sono le tendenze moda per la prossima stagione primaverile?
«L’invernale ormai agli sgoccioli è stato caratterizzato dalle geometrie, con linee e tartan dal look accattivante. Yoon sta rivisitando il concetto di abbigliamento formale. In un epoca in cui l’outfit casual e formale diventano un unico concept, segnato dai nuovi stili di vita e nuove generazioni, Yoon mira al cosiddetto New Formal. L’aspetto sartoriale/smart sta tornando di moda ma con influenze streetwear sia per le nuove generazioni e sia per il cliente esigente».
Nella collezione invernale avete fatto largo uso dei colori bianco e nero, come mai?
«Sono il nostro punto di forza e l’emblema dell’eleganza avantgarde dettata dal nostro marchio. Altra caratteristica è l’estrema duttilità della collezione data da modelli pratici con dettagli precisi e mai superflui. Tessuti nobili si fondono a fibre nuove, impalpabili ed elasticizzate».
Quali sono i progetti per il futuro?
«Espanderci nel mercato cinese e scandinavo».
Cosa vuol dire avere l’azienda nelle Marche?
«Avere maestranze qualificate, distretti produttivi eccellenti oltre alla qualità, serietà e puntualità nelle consegne». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico