Lacrima, Verdicchio ed Extra Vergine Da Mazzola passione per vino e olio

Lacrima, Verdicchio ed Extra Vergine Da Mazzola passione per vino e olio
Altro che numeri e alta finanza. Un frantoio e un vigneto vista mare nelle campagne di Senigallia. L’azienda Mazzola in pochi anni è così diventata una...

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Altro che numeri e alta finanza. Un frantoio e un vigneto vista mare nelle campagne di Senigallia. L’azienda Mazzola in pochi anni è così diventata una realtà importante. Merito di Manuel Giobbi, imprenditore agricolo, 41 anni, che nel 2010 ha deciso di mollare tutto (il settore finanziario era il suo pane quotidiano) per dedicarsi totalmente all’agricoltura sostenibile.




Cambiare vita e l’amore per la terra
Una vera storia di ritorno ai valori della terra. «Quindici ore al giorno incollato al computer ad effettuare operazioni sui mercati finanziari mondiali - racconta - fino a quando la passione per il vino e l’olio ha preso il sopravvento». Manuel, nei terreni della mamma Angela Mazzola, ha piantato quasi 11mila ulivi (compresi i terreni di Montignano), allargato la vigna fino a tre ettari e mezzo, messo a dimora un viscioleto di 150 piante (un’etichetta Vino e Visciole) e realizzato dal nulla un frantoio tecnologico e una cantina. La cantina sfrutta il solare termico e il fotovoltaico per assicurare il basso impatto ambientale, e nei campi viene riutilizzato lo scarto della produzione come concime organico. Il tutto nella frazione di Scapezzano, una campagna bellissima che si affaccia sul mare. Da diversi anni la famiglia di Manuel, bergamasco di origine, aveva una casa delle vacanze a Senigallia, con degli ulivi e una piccola vigna. «Il vino veniva molto bene - prosegue Giobbi - l’olio idem, e alla fine ho pensato che avrei potuto provare a farne un lavoro, recuperando il contatto con la natura e un differente stile di vita. Con la realizzazione della cantina a Scapezzano, abbiamo puntato sulle visite dirette in azienda. I turisti sono attratti dall’offerta gourmet e chiedono di visitare il frantoio e assaggiare i nostri vini, magari in giardino per una merenda o un aperitivo, sotto l’ombra dei nostri ulivi. Noi li assecondiamo volentieri e i risultati si vedono nel numero crescente delle visite». Visite che hanno spinto Giobbi a percorrere anche le vie dell’export, concentrandosi con piccole quantità a valore aggiunto sui mercati di Londra, Amsterdam e Varsavia.



I vini, non solo Lacrima
Quella della cantina Mazzola è una piccola produzione: 25mila bottiglie in tutto, certificate biologiche. Sul fronte dei rossi, i cavalli di battaglia sono il Lacrima di Morro d’Alba Doc Superiore e il Rosso Piceno. Poi ci sono i vini bianchi prodotti da uve 100% Verdicchio (antichi ceppi di vigneti ereditati dai contadini locali, Glarus e Fontenuovo) con i quali Giobbi si dedica anche alla sperimentazione. Il Verdicchio viene presentato in maniera originale, fuori dal disciplinare di produzione. Aromi e gusto vengono influenzati dalla brezza marina e dal terreno, confluendo in una versione inedita per un vino che ad ogni modo parla della pluralità delle Marche. Nel 2018, inoltre, verranno lanciati sul mercato uno spumante “metodo ancestrale” e un metodo classico. Vini naturali prodotti con lieviti indigeni, curati dall’enologo senigalliese Gabriele Bovari e dall’agronomo Luca Mercadante per quanto riguarda il lavoro in vigna. Le collaborazioni con ristoranti segnano la politica aziendale, come nel caso di Palazzo Barberini, locale del centro storico che ha adottato una particolare selezione del Marche bianco Igp 100% Verdicchio.



Gli oli monovarietali
Sul fronte dell’olio la scelta è caduta sui monovarietali: Raggia, Leccio del corno e Arbequina, in primis. Tutta la produzione viene esclusivamente dall’uliveto di proprietà. La spremitura a freddo e il passaggio dalla raccolta alla molitura entro le quattro ore danno i risultati sperati. Basta poco, infatti, perché arrivino i primi riconoscimenti, (vince l’Oro delle Marche per due anni consecutivi con la cultivar Raggia), tanto che viene subito messo in piedi un servizio di e-commerce. L’olio extravergine da monocultivar Raggia spicca per qualità: è un olio con un fruttato medio, verde brillante e riflessi dorati. Al naso presenta sensazioni verdi, erba fresca, erbe aromatiche come il timo e sentori agrumati, di cardo, mandorle amare e banana. In bocca si presenta fluido e avvolgente con sentori che richiamano le note dirette di mandorla e una insolita percezione di fava fresca. L’amaro e il piccante sono leggeri e l’olio risulta particolarmente equilibrato.

C’è anche la vendita diretta
Dividendosi tra il lavoro sul campo e quello in frantoio e cantina, Manuel Giobbi dedica il sabato mattina al contatto con il pubblico. Si ricevono i clienti locali e si fanno piccole degustazioni, poi durante tutto l’anno ci sono gli eventi a tema. Tra questi da segnalare domani (domenica 10 dicembre) la presentazione dell’olio nuovo, con due novità monovarietali: l’extravergine di Arbequina e poi il Leccio del Corno, varietà di origine toscana apprezzata a livello nazionale. Domenica 17 dicembre, invece, ci sarà “vino e visciole”, con la presentazione, assolutamente da non perdere, del nuovo vino di visciole.



La bottiglia
Lacrima di Morro d’Alba Superiore Sangvineto 2014
La vendemmia viene eseguita esclusivamente a mano a piena maturazione della uve nel vigneto “Fontenuovo”, situato nel territorio del comune di Senigallia. Le uve sono lacrima 100% e nascono su terreno argilloso-calcareo. Vinificazione con la macerazione pre-fermentativa a freddo per l’estrazione degli aromi e del colore; fermentazione in acciaio metodo Ganimede a temperatura controllata. Il Sangvineto ha ricevuto dalla guida Bere Bene del Gambero Rosso l’Oscar qualità/prezzo. Info Lacrima di Morro d’Alba Doc Sup. Sangvineto 2014
Vitigni: Lacrima di Morro 100%
Alcol: 13%
Prezzo: 16 euro

Azienda Mazzola
St.da Berardinelli, Scapezzano di Senigallia
www.aziendaagricolamazzola.it Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico