Matelica celebra il suo "oro verde" Cinquant'anni di Verdicchio Doc

Matelica celebra il suo "oro verde" Cinquant'anni di Verdicchio Doc
MATELICA - Il rosso travestito da bianco compie 50 anni di Doc. Il Verdicchio di Matelica si veste a festa e apre le porte al suo terroir. Era il 21 luglio 1967 quando la legge...

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MATELICA - Il rosso travestito da bianco compie 50 anni di Doc. Il Verdicchio di Matelica si veste a festa e apre le porte al suo terroir. Era il 21 luglio 1967 quando la legge del riconoscimento matelicese fu pubblicata nella Gazzetta Ufficiale. Oggi giorno clou di eventi che segue la partecipata cena di ieri in piazza Mattei con 13 etichette del bianco che vanta la prima Doc delle Marche e la 14esima d’Italia.


Storico gioiello regionale
«La Doc Verdicchio di Matelica è una produzione d’eccellenza della vitivinicoltura marchigiana che ha saputo legare la propria qualità al territorio di produzione», afferma Anna Casini, assessore regionale all’Agricoltura. Entusiasmo anche dal palazzo comunale, dove l’assessore all’Agricoltura, nonché enologo, Roberto Potentini non ha dubbi. «La festa del 50° è un’esigenza che nasce dal rispetto della storia e da una promessa per il futuro. Vogliamo usare la storia come miglior garante e certificazione della bontà del progetto Verdicchio di Matelica. Inoltre, siamo l’esempio che la viticoltura è un’attività che può convivere in un territorio sismico». La prima citazione esplicita del vitigno Verdicchio di Matelica risale al 12 gennaio 1579, nel documento rogato dal Notaio matelicese Niccolò Attucci. Giorni di entusiasmo a Matelica, «c’è voglia di festeggiare, non solo la Doc ma anche la Docg che dal 2009 ci regala grandi soddisfazioni», evidenzia Umberto Gagliardi, presidente dell’Associazione produttori del Verdicchio di Matelica e motore della macchina organizzativa. «Dico grazie ai produttori che hanno avuto la lungimiranza di credere nell’unicità del nostro vino che nasce in un posto in cui microclima e geografia lasciano un pregnante segno in ogni calice». Intanto sconfitta la paura della vendemmia a rischio, dopo le improvvise gelate di aprile, l’obiettivo rimane quello della promozione. «La mission è promuovere e non temere la competizione perché il Verdicchio di Matelica è unico nel suo genere. L’importante è lavorare in sinergia con la promozione del territorio», precisa Antonio Centocanti, produttore e presidente Imt - vi è molto investimento in questo vigneto in quanto la base vitata sta aumentando, negli ultimi 3 anni, del 20%». Dati alla mano del 2015, «si hanno 280 ha, 29mila q di uva, 19mila hl di Verdicchio di Matelica. Oscilla tra i 200 e 450 m slm ed è un bianco che è più bello in maturità che in gioventù. Tra 100 vini bianchi il Verdicchio di Matelica si riconosce subito, non ha rivalità. È sapido come nessun vino, porta il mare e la roccia nel bicchiere», parola di Alberto Mazzoni, direttore Imt.



Territorio irrepricabile
Otto sono i Comuni vocati al Verdicchio di Matelica: Matelica, Esanatoglia, Gagliole, Castelraimondo, Camerino, Pioraco, Cerreto d’Esi e Fabriano. Ma come è questo Verdicchio? «La sua particolarità è ambientale. Quella di Matelica, è l’unica valle appenninica parallela alla catena montuosa in cui si manifesta un clima continentale e una forte escursione termica giorno-notte nella stagione calda. Ciò fa sì che le piante di notte si fermano, non metabolizzano gli acidi, mantengono gli zuccheri e le uve accrescono gli aromi. Questo - spiega Francesco Quercetti, responsabile Slow Wine Marche - permette al vino di preservare acidità, struttura, avere finezza olfattiva e longevità».



Le cantine
Belisario, Bisci, Borgo Paglianetto, Cavalieri, Collestefano, Colpaola, Gagliardi, Gatti, Lamelia, Le Stroppigliose, Maraviglia, Provima, Tenuta Rustano. Sono le 13 cantine dell’Associazione Produttori del Verdicchio di Matelica che hanno lavorato in sinergia per festeggiare il 50° della Doc. www.produttoriverdicchiodimatelica.it.

Taglio del nastro

ggi inaugurazione del monumento al Verdicchio di Matelica, di Andrea Silicati (ore 9.30 a rotatoria SP 256-SP 14). Ore 11 tavola rotonda, al teatro comunale, coordinata dal giornalista Carlo Cambi. Dalle ore 16 degustazioni con Francesco Quercetti; in assaggio etichette vintage. Ore 21 show di Dario Ballantini in piazza Mattei. Info 073785571. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico