Stalle moderne per mucche felici. È davvero un “Angolo di Paradiso” quello che Roberto Di Mulo ha ritagliato per i suoi animali, ad Amandola, sui Sibillini e ne...
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La storia
«Sono un uomo di mezz’età - dice Di Mulo - e questo vuol dire tanto giovane da ricordare i profumi, le tradizioni e i sapori del secolo appena trascorso ma non così vecchio da pensare di non trasmettere tutto questo alle nuove generazioni». Amore e tradizione è il binomio che «nella mia famiglia funziona da generazioni, le mie origini di allevatore risalgono almeno a un paio di secoli fa: già il nonno di mio nonno lo era e con lui tutte le generazioni successive. Sono nato in Sicilia, a Floresta, il comune più alto di tutta la regione, una terra incontaminata ricca di pascoli». È qui che Roberto Filippo (come il nonno) ha imparato l’arte casearia ma le opportunità limitate convinsero la famiglia Di Mulo a emigrare al Nord per far visita ad alcuni zii nelle Marche: «Qui mio padre conobbe mia madre e s’innamorò anche del posto». Dell’origine siciliana Roberto conserva vicende e aneddoti: «Ho voluto dare ai miei prodotti, i nomi delle vacche che ho munto da bambino, o quelle dei racconti di mio nonno: ad esempio Fortunata è il nome di un capo che a soli 8 mesi rimase incinta, partorì e incredibilmente sopravvisse: fortunata e precoce! Oppure Biancolina e ancora Murusa (dal siciliano amorosa, fidanzata)».
Il territorio
«Le Marche - racconta - sono un polmone verde, terra prospera e rigogliosa, ricchissima di coltivazioni, uliveti, vigneti, pascoli, grano, alte vette a un passo dalla costa e qui siamo nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini una piccola riserva naturale, appunto un “Angolo di Paradiso”». L’azienda, da sempre è rimasta a conduzione familiare, si trova ad Amandola, a 500 metri di altitudine. Sono 50 i capi allevati: «Il mio e nostro obiettivo è avere il massimo livello di genuinità e rispettare la tradizione». Ettari e ettari vengono coltivati esclusivamente a foraggio. L’azienda è stata ristrutturata nel 2010 e dotata dell’apparecchio di mungitura volontaria: il capo che avverte la necessità di essere munto, va nella stazione di mungitura e alcuni sofisticati apparecchi si occupano di tutta la procedura, garantendo il massimo benessere all’animale e una carica batterica nel latte pressoché inesistente, già alla fonte. La stalla ha una postazione di massaggio e doccia per il refrigerio d’estate e le cuccette su cui si coricano le bovine, materassini in gomma naturale.
Le golosità
Amore, passione per la tradizione e intuizione per l’innovazione tecnologica sono le caratteristiche dell’azienda. Di qui la scelta di riproporre i formaggi del nonno: oltre allo yogurt (nella variante anche alla frutta) il formaggio schiacciato e morbidissimo con un cuore cremoso di stracchino, è stato chiamato Fortunata; il formaggio delicato di mucca ben lievito e stagionato si chiama Biancolina. Nella società della fretta «la nostra politica - spiega Roberto - è il rispetto dei tempi, in controtendenza, ma indispensabile per il risultato finale». Non mancano le caciotte - bianche e al tartufo nero - e le ricotte, da provare sia con il miele sia con la noce moscata o un filo d’olio, davvero una delizia per il palato.
L’ambiente
L’azienda ha la certificazione Qm per l’alta qualità, i prodotti sono naturalmente privi di conservanti e coloranti. Tutto questo nel pieno rispetto dell’ambiente, degli animali e della natura: una garanzia di autenticità, genuinità e freschezza per il consumatore.
Info Angolo di Paradiso via Calvaresi, Amandola tel. e fax 0736848387
www.angolodiparadiso.eu
Ricotta Sibillina con amarene e tartufo
Ingredienti per 4 persone: 300 g di ricotta “Angolo di Paradiso” 16 amarena di Candiano 150 g di crumble al cacao 1 piccolo tartufo nero pregiato dei Sibillini Zucchero a velo
Preparazione: la ricetta, realizzata per l’occasione dello chef Aurelio Damiani è stata presentata nell’ambito di dell’ultima edizione di Diamanti a tavola, l’evento che ogni anno promuove i migliori prodotti reperibili nella zona dei Monti Sibillini. Realizzare la Ricotta Sibillina con amarene e tartufo anche a casa è molto semplice: si tratta di distribuire sul fondo del piatto il crumble al cacao e adagiatevi sopra una quenelle di ricotta, grattugiarvi il tartufo nero pregiato dei Sibillini e condire con le amarene di Candiano. Guarnire il piatto con una spolverata con zucchero a velo . Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico