MACERATA - È in arrivo Giorgia allo Sferisterio: la cantante attesissima sarà infatti ospite a Macerata per la seconda serata in Arena firmata Musicultura 2017....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Quali invece le canzoni, se vuole darci qualche anticipazione, che per l’occasione regalerà al pubblico appassionato dello Sferisterio?
«Due dei brani che canterò sono tratti da “Oronero”, l’ultimo disco in cui ho scritto molto e che vuole essere una sorta di specchio del tempo che viviamo. Poi ho pensato di portare un brano del passato ed uno inedito, mai eseguito prima».
Ci saranno anche canzoni non sue? «Sì. A Musicultura porterò anche una piccola aggiunta, un omaggio che ho voluto dedicare a Francesco de Gregori che rimane tutt’ora uno dei più grandi maestri del cantautorato italiano».
Che effetto fa ritornare a cantare qui, sotto il cielo di Macerata tra le stelle più luminose di Musicultura?
«Tornare a cantare allo Sferisterio è un grande privilegio. Non sono certo la prima a dire che è un luogo magico e suggestivo, fatto per la musica declinata nelle sue sfaccettature e toni più intimi. Lo Sferisterio è un posto dove l’ascolto è il primo protagonista. C’è un’empatia particolare tra il pubblico e chi si esibisce. Dal palco si percepisce il respiro delle persone e arriva più nitida la sincerità dell’esecuzione».
Da amica del festival, quali parole gli dedicherebbe?
«È un onore per me prendere una parte, pur piccola che sia, del grande progetto di Musicultura come membro della Commissione d’ascolto. Quando mi arrivano i brani da ascoltare degli artisti che concorrono, la vivo come una grande responsabilità e con umiltà scrivo il mio giudizio a riguardo. Poi con attenzione li risento più volte, e scelgo i miei preferiti con una certa sofferenza perché, spesso, sono tutti più che meritevoli. Sono consapevole che il mio è solo un parere: ho grande rispetto di questa preziosa realtà cantautorale che trova in Musicultura quasi l’unico banco di prava e via d’espressione per i musicisti emergenti. Ogni anno c’è tanto in materiale che bolle in pentola, sperimentazione, sguardi sulla realtà passata e presente».
Un ricordo, un momento che le è rimasto particolarmente impresso?
«L’ultima volta che ho partecipato sul palco è stata molto intensa e la ricordo con affetto ed emozione. Mi esibii con al piano Sandro Centofanti, un grande pianista che non c’è più. Stavolta sarò accompagnata da Claudio Storniolo e Gianluca Ballarin: due musicisti eccelsi che mi accompagnano anche in tour. E poi essere quest’anno a Macerata ha un valore in più: il mio, dopo che gli eventi drammatici del terremoto che questa terra ha recentemente vissuto, sarà un piccolo omaggio alla forza dimostrata e alla voglia di risorgere. Spero di essere all’altezza dei miei intenti. Grazie Musicultura per ricordarci ogni anno che il nostro è davvero un paese pieno di artisti». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico