Laura Paniccià da Beyoncé alla ministra e ritorno: «Ma io resto sempre una vergara»

Laura Paniccià
Se hai 29 anni, vivi in un paesino delle Marche come Monterubbiano e hai capacità, probabilmente non vedi l’ora di fuggire. Laura Paniccià, invece, è un...

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Se hai 29 anni, vivi in un paesino delle Marche come Monterubbiano e hai capacità, probabilmente non vedi l’ora di fuggire. Laura Paniccià, invece, è un “cervello di ritorno”.

Cominciamo dicendo che è una virtual design. Prego? «Mi occupo - esordisce - della progettazione di prodotti grafici e multimediali (tipografia, fotografia, illustrazione, grafica editoriale, grafica stampata, web design, video editing). Lo scopo del visual designer è la comunicazione attraverso l’immagine». Il nome del suo studio è tutto un programma, Goodidea e lo ha testato negli Stati Uniti con la direzione artistica di un progetto musicale a fini sociali sponsorizzato dalla Morgan Stanley Foundation. «Per circa due anni - racconta - mi sono dedicata alla direzione artistica per alcuni personaggi statunitensi caratterizzandone le copertine degli album con inserti grafici e realizzando animazioni video». 

La copertina di 7/11
Una delle copertine più conosciute è quella per il produttore di 7/11 di Beyoncè. «Questa collaborazione oltreoceano - aggiunge Laura - ha dato molta visibilità al progetto Goodidea Style con ospitate Tv come quella su DeejayTV e diverse interviste». Insomma ha cominciato dalla fine. Dal punto di arrivo che ogni giovane sogna quando inizia una professione. Un trampolino che le ha aperto molte strade. «Tra i primi progetti molto importanti che ho portato a compimento in Italia - spiega ancora - c’è sicuramente Leonardo racconta il Cenacolo. Ne ho curato l’intera direzione artistica della mostra per l’Expo di Milano che ha visto la realizzazione di un cortometraggio in collaborazione con Maurizio Sangalli e Renata Avidano, autori Mediaset di Striscia la Notizia, Zelig e tanti altri». Ma il progetto Leonardo è legato anche a filo doppio con le Marche. «Devo il mio percorso professionale all’Isia di Urbino e alla città ducale anche l’incontro con il mio fidanzato Alekos Prete mio socio in Goodidea. A Urbino ho collaborato a progetti come Bacheche, Recipe for a memory e Residenze poetiche. Così, attaccata come sono alle mie origini, ho voluto portare anche il documentario su Leonardo. 

La levataccia
Si dà però il caso che, assessore alla cultura, sotto i Torricini è Vittorio Sgarbi. «Alla presentazione del doc in terra marchigiana aspettavamo con ansia la presenza del noto critico d’arte. Quando le luci si sono spente, però, lui non c’era. Così abbiamo portato a termine la proiezione, smontato tutto, e siamo tornati a casa. Avevo appena infilato il pigiama quando è arrivata alle 2,30 di notte, una telefonata: lui era lì, era arrivato. Era curioso di vedere l’opera e di corsa ci siamo rivestiti. In fretta e furia abbiamo ripristinato tutto e gli abbiamo dedicato una nottata. Tutta per lui». Capita. Non capita sempre, invece, di essere strappata al proprio lavoro dal ministro dell’istruzione Valeria Fedeli per fare una foto esclusiva, dovendo allontanare peraltro il proprio fidanzato. «La ministra - racconta divertita Laura - è molto sensibile alla promozione delle donne. Stavo presentando il progetto “Due mani sul torace”, con il comitato promotore per il primo soccorso nella scuola che deriva dall’attuazione dell’articolo 1 comma 10 della legge 107 su La Buona Scuola. Eravamo alla Sala Zuccari con Pietro Grasso, il presidente Mattarella e la stessa Fedeli. Lei mi ha voluto per un’istantanea della quale ovviamente sono fiera»

Femminista post litteram
Anche se per ovvi motivi anagrafici - Laura è nata nel 1988 - non ha mai partecipato ai movimenti ma proviene da una famiglia numerosa, con nonna, mamma, zie e donne in prevalenza. «Mi riconosco nel genere della vergara marchigiana, la donna che in campagna deteneva il potere ed era rispettata». Inoltre ho una vera e propria venerazione per la scrittrice marchigiana Joyce Lussu capace di valorizzare la nostra cultura. Mi ha molto influenzata soprattutto perché ritengo che ci sia ancora molto da fare affinché le donne possano avere, soprattutto nel mondo del lavoro la stessa considerazione degli uomini. Purtroppo la loro voce è come se “contasse di meno” nonostante spesso le competenze siano elevatissime. Ovviamente non mi riferisco al singolo uomo ma a un sistema che permette ciò. Nel mio piccolo mi adopero per cambiare questa mentalità lavorando duro e promuovendo la mia indipendenza e le donne». 

Lo sponsor
La sua fortuna è sicuramente anche quella di avere un fidanzato, suo primo sponsor, con il quale condivide non solo un progetto di vita ma anche di lavoro. A doppia firma hanno portato avanti pure Primo Soccorso a Scuola presentato lo scorso 7 novembre sempre con la ministra Fedeli e Franco di Mare di Unomattina. Diversi altri sono stati i progetti realizzati come la collaborazione con Swarovski Optik nella startup ideata da Laura per la valorizzazione del patrimonio artistico e museale grazie alla tecnologia della digiscopia. Con l’Università di Udine ha invece realizzato un contest artistico per la tre giorni di Conoscenza in Festa. È stata quindi art director della campagna I choose women writers presentata lo scorso anno sul red carpet de La Biennale di Venezia in collaborazione con Cover Store Italia con il quale ha realizzato la cover per cellulari dedicata alla scrittrici, lanciata sul profilo instagram da Valentina Lodovoni. «Sempre a proposito del mio impegno per le donne - specifica - sono molti i personaggi femminili che ho scelto per questa campagna compresa, appunto Lussu». Ma se Laura sembra così proiettata in Italia e all’estero, il suo cuore - e il core business della sua azienda - è tutta tra le colline marchigiane. «Sono volontaria del Fai - fa sapere - delegazione giovani di Fermo per il quale ho creato una nuova linea grafica che sta riscuotendo particolare successo. Recentemente ha aperto il suo nuovo studio sempre a Monterubbiano dove ho avviato una serie di iniziative dedicate alla comunicazione e al rilancio del piccolo borgo».

La linea

“Una ricetta per memoria” è il titolo che racchiude la sua passione per le tradizioni e soprattutto la cucina marchigiana e l’evento patrocinato dall’ Aiap (Associazione italiana design della comunicazione visiva) , unico evento fuori Roma inserito nel calendario degli eventi. E sempre per coniugare passione per la terra e comunicazione visiva da poco è resposnabile di questo settore per l’azienda La Campofilone per la quale ha curato tutta la nuova linea grafica e tutto l’allestimento per il nuovo spazio che l’azienda ha appena inaugurato a Fico Eataly World - la nuova avventura di Oscar Farinetti - il 15 novembre a Bologna.
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Corriere Adriatico