Donne e madri, entrambe avvocatesse, Evelina ed Alessia sono lo specchio di una rivoluzione generazionale e di un piccolo spaccato di Tolentino. Se negli anni ‘70, la...
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La legge è politica o la politica è legge?
Evelina Pupo (Madre): La legge nasce da un parlamento che è politico, ma essa deve essere corrispondere alle esigenze della collettività.
Alessia Pupo (Figlia): La politica dovrebbe fare buone leggi che essa stessa dovrebbe rispettare.
In toga o in borghese: quale mise preferisce?
M: Dovrei dire vestito, ma la mia soddisfazione è stata vestire la toga quando nessuno credeva in me. Quella è stata una soddisfazione, la mia massima realizzazione come donna e come persona. Per cui dico toga senza rinunciare al vestito.
F: Preferisco il vestito, semplice, elegante, che rappresenti la mia personalità. Ma la toga è una parte essenziale del mio essere. Ricordo la prima volta che l’ho indossata: il peso, l’importanza, la responsabilità che rappresenta.
Prima la carriera o la famiglia?
M: Assolutamente prima la famiglia. La carriera è importante, ma viene subito dopo. Realizzarsi personalmente è nell’interesse della famiglia, per cui la carriera è finalizzata a migliorare anche la famiglia.
F: Prima la famiglia. Rappresenta la stabilità, il porto sicuro al quale tornare, sebbene la carriera possa averlo penalizzato. Dovrò farmi perdonare!
Essere donna oggi è…
M: … realizzare la propria aspirazione con tranquillità e fermezza, raggiungendo un equilibrio in quanto madre, moglie, figlia, persona.
F: ... complicato. Le donne sono spesso vittime di pregiudizi, al centro dell’attenzione, piene di incombenze e devono fare di più rispetto agli uomini. La mentalità però sta cambiando.
Se fosse un personaggio storico a chi la paragoneresti?
M: Sarebbe la Thatcher, perché sa quello che vuole, e questa fermezza non so da chi l’ha ereditata! Mia figlia però è sempre col sorriso.
F: Mia madre è unica! Ma per l’eleganza nel modo di vestire e di porsi sarebbe Coco Chanel, mentre per la determinazione sarebbe Lidia Poët, prima donna avvocato.
La vacanza con lei dove la faresti?
M: La porterei in Cina, per farle conoscere un mondo totalmente nuovo, con tradizioni e cultura diverse.
F: Rifarei le vacanze che facevamo quando ero piccola: in giro per la capitali europee o in America, con la curiosità di conoscere, più che come turisti.
Grazie figlia... Grazie mamma.. perché?
M: Grazie figlia, perché mi hai insegnato molto, tante lezioni, e perché preferisci stare zitta quando forse io esagero.
F: Grazie, mamma perché ti sei sacrificata per noi – per me e mio fratello – lasciandoci però sempre liberi anche di sbagliare. Grazie per la passione per l’avvocatura che mi hai trasmesso.
Cosa proprio non sopporti di lei?
M: Che è sempre in Formula1! Corre sempre, quando invece ogni tanto dovrebbe fermarsi.
F: Continua a sgridarmi ogni giorno, come la bambina che ero! Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico