Sant'Elpidio a Mare, lavoratori in presidio davanti alla Regione

Sant'Elpidio a Mare, lavoratori in presidio davanti alla Regione
SANT'ELPIDIO A MARE - Cassa integrazione in deroga fino  al 30 novembre 2017 per consentire eventuali manifestazioni di interesse all’acquisizione delle...

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SANT'ELPIDIO A MARE - Cassa integrazione in deroga fino  al 30 novembre 2017 per consentire eventuali manifestazioni di interesse all’acquisizione delle due aziende Zefiro e Maestrale  e formazione professionale a favore della ricollocazione dei lavoratori.


Sono queste le misure proposte dalla Regione e condivise questa mattina dall’assessore al Lavoro e alla formazione Loretta Bravi,  prima al tavolo con i vertici del Gruppo Formentini i rappresentanti dei sindacati e di Confindustria e poi insieme ai lavoratori in presidio a Palazzo Leopardi.


«Abbiamo incontrato le parti – spiega  l’assessore Bravi -  approfondito tutte le questioni e  apprezzato la volontà espressa dall’azienda di collaborare. La Regione ha messo in campo le misure che potrebbero andare in aiuto dei lavoratori. Ad oggi la Formentini prosegue con la cassa integrazione straordinaria.  Per quanto riguarda invece  Zefiro e Maestrale, la Regione, previa verifica con Inps,  garantirà la cassa integrazione in deroga fino al 30 novembre 2017 per i 60 dipendenti. In questo periodo si verificheranno eventuali manifestazioni di interesse per le due aziende. In caso di esito positivo, la Regione potrà continuare con la cassa integrazione in deroga fino al 31 dicembre. Oltre,  in base alla normativa non si può andare. L’azienda da parte sua si è impegnata a  favorire le manifestazione di interesse anche con un vincolo per almeno una parziale ricollocazione dei dipendenti. Allo stesso tempo la Regione Marche metterà in campo anche con un’altra misura a cui tengo in particolar modo e che considero un volano per poter ripartire: una riqualificazione dei lavoratori attraverso una formazione professionale ad hoc con i fondi europei per favorire al massimo la loro rioccupazione.  Nel corso dell’incontro – conclude l’assessore - abbiamo raccolto anche le preoccupazioni espresse dai sindacati per il futuro del settore del calzaturiero del fermano e le indicazioni sulla necessità di fare un approfondimento più generale sullo stato di salute del settore,  sulle necessità e sulle prospettive coinvolgendo anche il Mise». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico