Pesaro, minaccia la moglie a casa dopo la deposizione al processo

La violenza tra le mura domestiche
PESARO - Aveva appena ascoltato in Tribunale la deposizione della moglie sulle violenze da lui commesse, che gli avevano procurato l'arresto, e per reazione, invece di...

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PESARO - Aveva appena ascoltato in Tribunale la deposizione della moglie sulle violenze da lui commesse, che gli avevano procurato l'arresto, e per reazione, invece di rientrare al domicilio coatto a Rimini a cui il giudice l'aveva obbligato, si è presentato nell'abitazione familiare e ha minacciato di nuovo la moglie con un coltello: «Ti ammazzo».


E' accaduto a Pesaro, protagonista un marocchino di 49 anni sposato con una pesarese di 48 anni. L'uomo era finito nei guai perché aveva aggredito la moglie alla festa parrocchiale di Pantano: temendo che lei lo tradisse l'aveva affrontata con un coltello da cucina costringendola a inginocchiarsi, minacciandola di morta. I presenti erano intervenuti per salvare la donna.

Dopo il processo per quell'episodio, il marito si è sottratto dagli arresti domiciliari e armato di piede di porco ha forzato la porta di casa della moglie, rompendo anche la vetrata. Ha preso la donna per i capelli e l'ha strattonata. Poi ha tentato di soffocarla con un cuscino. Due ore di inferno in cui la donna non è riuscita a liberarsi finchè lui ha chiamato un’amica in comune. È in quel momento che la moglie è riuscita a chiamare i carabinieri, prontamente intervenuti, che hanno bloccato l'uomo. L’arresto è stato convalidato e il marito è stato condannato su patteggiamento a un anno di carcere. E’ stato portato a Villa Fastiggi. Per la donna, portata in pronto soccorso, due giorni di prognosi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico