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La struttura
Un residence con posti autorizzati dalla Regione da convenzionare alla sanità pubblica che, entro fine anno, apre i suoi 240 mini alloggi per ospiti autonomi, 24 letti riservati ai malati di Alzheimer e altri 24 per non autosufficienti. La struttura sociosanitaria si rivolge a chi ha compiuto 65 anni fino a ben oltre la terza età.
La cautela
Guerra è molto cauto nel fare previsioni anche perché nei 6 anni passati a costruire di traversie ce ne sono state parecchie. In primis il rallentamento durante la pandemia, adesso l’impennata dei costi delle opere edili che grava sulle imprese fino al 50% e la carenza di operai specializzati. Una tempistica che non si è riusciti a rispettare e di conseguenza anche il fondo che investe molto probabilmente qualche problema l’avrà posto. Nel frattempo la convenzione tra Comune e privati ha visto la realizzazione di gran parte delle opere infrastrutturali, cioè le strade, i parcheggi, gli spazi verdi, le fognature e l’illuminazione.
Una vera cittadella
«Senza esagerare avremo una città nella città dove i nonni con tutta la loro esperienza vivranno insieme ai ragazzi, il Civitas vitae è il più grande centro di coesione sociale del centro Italia - afferma il sindaco Ucchielli -, si tratta di una residenza privata dedicata alla longevità, ma con strutture pubbliche a disposizione dei giovani e della comunità di Vallefoglia. Saranno realizzati un pistodromo che ricrea l’ambiente reale dove mettere in pratica il codice della strada, il palazzetto dello sport e un laboratorio dei talenti per le nuove generazioni che studiano le strategie future. Altro elemento di rilievo è che la residenza darà lavoro a 150-170 operatori sociosanitari con formazione professionale sul posto. Per gli anziani di Vallefoglia c’è un abbuono del 20% sulla retta. E dopo 6 anni di stallo, entro l’estate dovrebbe essere tutto pronto per inaugurare a fine anno, stando a quel che mi dicono i costruttori. Sono spesso al telefono con William Guerra, ci sentiamo di frequente per fare il punto, quindi si procede insieme per qualsiasi necessità».
Il significato della scelta
Perché proprio questa sede per il complesso? L’area è altamente simbolica secondo la fondazione religiosa, nelle vicinanze era presente la polla dell’acqua marcia che tradizione vuole sia stata il luogo del martirio di San Terenzio, patrono di Pesaro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico