L'incontro che non t'aspetti: la cicogna si riposa sull'albero stremata dalla migrazione

La cicogna immortalata da Claudio Vecchietti
VALLEFOGLIA-  Simbolo di fortuna e prosperità, uno splendido esemplare di cicogna bianca (Ciconia ciconia) è stata “catturata”, giovedì a...

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VALLEFOGLIA-  Simbolo di fortuna e prosperità, uno splendido esemplare di cicogna bianca (Ciconia ciconia) è stata “catturata”, giovedì a Vallefoglia, dall’obiettivo di Claudio Vecchietti, mentre si riposava su un ramo, sicuramente stremata dalla fatica del lungo ed estenuante viaggio migratorio.

 

Le cicogne bianche sono infatti uccelli migratori e dopo aver nidificato in Europa si spostano in Africa per trascorrere l’inverno a sud del Sahara, per lo più nella fascia del Sahel. La migrazione primaverile, verso le aree di riproduzione, inizia in febbraio e i primi uccelli arrivano in Europa già ai primi di marzo. Leggende a parte, si tratta di un uccello imponente e bellissimo: dal piumaggio bianco con parti finali nere, possiede un formato piuttosto importante, un’altezza che può raggiungere il metro, un’apertura alare che può arrivare ai 180 centimetri, collo e zampe lunghe e affusolate. Il becco solitamente è rosso in età adulta. «Questo avvistamento è sicuramente importante e di interesse ai fini di monitorare il variare delle rotte migratorie in funzione dei cambiamenti climatici degli ultimi anni. - conferma Vecchietti, appassionato naturalista - Il viaggio verso l’Europa avviene in genere più rapidamente di quello autunnale, ma si tratta comunque di un viaggio pieno di insidie, migliaia di chilometri che portano l’individuo allo stremo delle forze e questo piacevole incontro è stato possibile grazie ad una delle poche soste che verranno effettuate fino al raggiungimento del sito di nidificazione». Per evitare di attraversare il Mediterraneo, dove non si formano le correnti calde di cui hanno bisogno per mantenere il volo duraturo, le cicogne seguono prevalentemente due rotte: Bosforo e Dardanelli, attraverso i Balcani e la Turchia, oppure lo Stretto di Gibilterra attraverso la penisola iberica.

 

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Corriere Adriatico