PESARO- Lui era il suo migliore amico, ma poi è diventato l’amante della sua compagna. Ora viene accusato di stalking, minacce, violenza dal rivale. Il processo...
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Come riportato da Il Ducato, la storia inizia nel 2008, quando l’imputato avvia una relazione clandestina con una donna. Dopo due anni, nel 2010, lei rimane incinta. La donna continua la relazione sia con il suo convivente che con il suo amante mentre il bambino viene riconosciuto dal primo. Nel 2012 la relazione viene a galla. Nello stesso anno partono le prime denunce reciproche tra l’imputato e l’amante con il suo compagno. La coppia accusa l’uomo di stalking, minacce e calunnia. L’ex amante, invece, mette volontariamente della droga nella macchina dei due, avvisando i carabinieri. L’accusa di detenzione di stupefacenti cade perché la donna dimostra che a mettere la droga in macchina è stato il suo ex amante, che le ha mandato un sms per annunciarle i suoi propositi. In un’altra occasione l’ex amante spacca con un martello il lunotto della macchina del rivale. L’uomo decide di patteggiare e pagare un risarcimento di 35.000 euro ai due. Ma continua a minacciare e perseguitare la coppia e viene condannato a scontare tre mesi agli arresti domiciliari. Nel 2013 la donna accusa l’ex amante di sequestro di persona. Durante questo episodio l’imputato avrebbe minacciato la donna (ci sono i messaggi che lo dimostrano, sostiene la parte civile) di far rapire il bambino se lei non fosse tornata con lui. Nel gennaio 2014, l’uomo riceve tre denunce di stalking da parte dellla donna, del padre di lei e del compagno. Secondo i querelanti lui si sarebbe avvicinato alla loro macchina. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico