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URBINO - Operativa la risonanza magnetica di Urbino. «Si tratta di una apparecchiatura in grado di effettuare analisi diagnostiche molto approfondite e in maniera più veloce – ha sottolineato l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - L’apertura delle agende a Cup consentirà di smaltire le liste di attesa: la sua collocazione ha reso necessario un adattamento dei locali che ha richiesto tempo, ma ora l’ospedale di Urbino è in grado di fornire prestazioni di alto livello ai cittadini del territorio.
L’investimento
L’importo dell’investimento per l’adeguamento dei locali, sia dal punto di vista strutturale che impiantistico – continua Romeo Magnoni, Direttore del distretto di Urbino - e la reingegnerizzazione dell’intera ala, è stato di 1,2 milioni di euro: i lavori di ristrutturazione, terminati lo scorso 14 aprile, hanno interessato un’area di circa 170 mq con interventi locali per rinforzo strutturale, ridistribuzione, riqualificazione degli ambienti e la realizzazione di impianti tecnologici ad elevata complessità.
L’efficienza
«La nuova risonanza è una tecnologia all’avanguardia, mai avuta in dotazione all’ospedale Santa Maria della Misericordia - spiega il direttore della Diagnostica Chiara Giorgi – Il passaggio da un basso campo dell’apparecchiatura, precedentemente in uso, ad un alto campo (1.5 Tesla), consentirà di migliorare l’accuratezza diagnostica degli esami che venivano già eseguiti, come esami osteoarticolari, encefalo o mammella, soprattutto permetterà di potenziare l’offerta con un ampliamento della tipologia di esami erogabili, ad esempio indagini prostatiche e addome non eseguibili con la precedente tecnologia. La nuova risonanza magnetica, che a differenza della precedente non è aperta ma chiusa, presenta una tecnologia di nuova generazione, dotata di lettino ad elevata portata (250 kg), ampia gamma di bobine, nonché numerose tecniche di “imaging” in ambito addominale, “body”, neuro, muscoloscheletrico e oncologico. A corredo dell’apparecchiatura è stato acquisito anche un iniettore per l’esecuzione di esami con mezzo di contrasto e una postazione corredata di diversi software di post-elaborazione.
Le nuove frontiere
Gli ambienti dedicati alla nuova risonanza magnetica sono molto più ampi, con una sala esami di circa 40 mq, il doppio della precedente. Infine – conclude Magnoni - presto saranno dotati di apparecchiature di ventilazione e monitoraggio che consentiranno all’ospedale di Urbino di effettuare esami di risonanza magnetica anche su pazienti critici ed in sedazione profonda>.
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