Gli rubano cellulare e documenti come garanzia del debito da saldare: denunciati

Urbino, gli rubano cellulare e documenti come garanzia del debito da saldare: denunciati
URBINO - Una questione di soldi si trasforma nel furto di cellulare come garanzia per l’estinzione del debito. Il tutto in una serata ad elevata ebbrezza, dove il tasso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
URBINO - Una questione di soldi si trasforma nel furto di cellulare come garanzia per l’estinzione del debito. Il tutto in una serata ad elevata ebbrezza, dove il tasso alcolico, e forse non solo, era molto elevato. 

Alle prime luci dell’alba del 29 dicembre, un marocchino venticinquenne residente a Urbino ha richiesto l’intervento dei carabinieri di Montecchio per quella che lui ha definito una rapina, perpetrata poco prima ai suoi danni da due conoscenti connazionali, di 25 e 40 anni a Gallo di Petriano. I militari, intervenuti dopo pochi minuti, hanno ricostruito con non poca fatica la dinamica di quella che, in sostanza, si è rivelata una notte fra amici finita in un litigio, per precedenti questioni economiche. Rivendicando un debito, uno dei due conoscenti ha deciso d’impossessarsi del telefono cellulare e di alcuni documenti di proprietà della vittima, quale “pegno di garanzia” per la restituzione del denaro.

LEGGI ANCHE:
Ancona, va al ristorante con gli amici non paga il conto e minaccia con un bastone la titolare. Denunciato dai carabinieri

Minaccia un coetaneo per avere denaro, arrestato bullo di 18 anni


Il secondo connazionale, però, si è fatto a sua volta consegnare il maltolto con la promessa di una futura restituzione a debito estinto, proponendosi forse quale “garante” dell’anomala operazione, avvenuta contro la volontà del derubato. 

I carabinieri, pur in possesso di elementi vaghi, visto il racconto poco chiaro e confuso della vittima, ancora sotto effetto dell’alcol, sono comunque riusciti a risalire all’identità dei due e li hanno quindi sorpresi nelle rispettive abitazioni a Urbino. Immediata la perquisizione per cercare gli oggetti presi. L’improvvisato “garante”, forse solo in quel momento resosi conto della situazione, ha deciso quindi di restituire spontaneamente il maltolto, circostanza che però non gli ha evitato comunque una denuncia di furto in concorso assieme al suo amico. Il cellulare è stato restituito alla vittima.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico