Urbino, relazione del Ris: "Tracce di sangue di Ismaele ​nella scarpa destra di Marjo"

Urbino, relazione del Ris: "Tracce di sangue di Ismaele ​nella scarpa destra di Marjo"
URBINO - La relazione tecnico-scientifica del Ris della Capitale sull'efferato omicidio di Ismaele Lulli metterebbe nei guai Marjo Mema, La relazione tecnico-scientifica di...

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URBINO - La relazione tecnico-scientifica del Ris della Capitale sull'efferato omicidio di Ismaele Lulli metterebbe nei guai Marjo Mema, La relazione tecnico-scientifica di consulenza biologica del Ris della Capitale sull'efferato omicidio del 17enne Ismaele Lulli di Sant'Angelo in Vado avvenuto il 19 luglio scorso metterebbe nei guai Marjo Mema, uno dei due indagati, il quale dichiarò al Pm Irene Lilliu di Urbino durante le deposizioni spontanee "...ero presente al momento del delitto seppure a distanza di 15 metri. Igli ha ucciso Ismaele col coltello. A quel punto mi sono seduto. Ho avuto paura. Quando mi sono rialzato il corpo di Ismaele non c'era più. Ho raccolto da terra i guanti e il nastro adesivo usato per legarlo ma non ho toccato né raccolto il coltello". Una mezza verità visto che dalle argomentazioni della relazione tecnica risulterebbero tracce ematiche sovrapponibili a quelle di Ismaele Lulli nella scarpa destra di Marjo Mema e in un mozzicone di sigaretta fumata dallo stesso indagato e trovato nei pressi della croce di ferro in cui era stato legato l'indifeso giovane vadese. Sangue probabilmente sfregato raccogliendo i guanti e il nastro adesivo? Questo lo dirà lo svolgimento del dibattito. E' pur vero che non risultano impronte di Marjo Mema, dalla relazione tecnica dattiloscopica volta ad accertare impronte papillari sul nastro, sulla bottiglia di plastica e sul coltello, bensì solo ed unicamente della regione superiore delle mani di Igli Meta, reo confesso dell'uccisione, per gelosia, di un suo quasi coetaneo. In attesa delle relazione tecnica medico legale inerente l'autopsia e la trascrizione delle comunicazioni telefoniche avvenute in quei giorni cupi, la posizione di Marjo torna a far discutere.
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Corriere Adriatico