Escono dal ristorante e si trovano di fronte il bandito col coltello in un vicolo: rapinate due ragazze

Escono dal ristorante e si trovano di fronte il bandito col coltello in un vicolo: rapinate due ragazze
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URBINO - Mostra un coltello da 15 centimetri a due ragazze appena uscite da un ristorante del centro storico di Urbino, che si apprestavano a rientrare a casa transitando in via Budassi, e minacciandole le rapina di 50 euro. È successo lunedì sera poco dopo la mezzanotte. La somma di denaro è modesta ma il fatto è gravissimo.

 

Un episodio che torna a gettare ombre sulla sicurezza delle notti ducali nei vicoli di quella che per Carlo Bo era la “città dell’anima” ma che, per la movida dei giovani, invece, spesso sono luoghi di schiamazzi, bottiglie che volano dalle finestre, insidie.
L’esperienza da incubo è stata vissuta da due giovani amiche, di età poco superiore a 20 anni, di cui una studentessa all’università Carlo Bo. Camminavano chiacchierando per fare ritorno alle rispettive abitazioni, dopo la cena al ristorante, quando in via Budassi hanno incrociato un uomo con una mascherina nera, un cappellino in testa bad boy e un coltello in mano di dimensioni ragguardevoli.
Lo sconosciuto le ha minacciate intimando loro di consegnargli tutto il denaro che avevano. Le due ragazze, che avrebbero anche potuto chiedere aiuto, non hanno voluto contrastare l’azione del furfante nel timore di sue reazioni incontrollabili e gli hanno consegnato le banconote per 50 euro. Poi, molte scosse, hanno denunciato il gravissimo episodio ai carabinieri del comando di Urbino. 
Secondo la descrizione delle ragazze, fornita pochi minuti dopo la disavventura, il rapinatore sarebbe giovane, 25 anni circa, alto più o meno un metro e 75, con i capelli castani. Le ha strattonate afferrandole per il braccio e gridando loro di dargli tutti i soldi. Ottenuto quello che chiedeva si è allontanato, dileguandosi a piedi tra i meandri del centro storico. Sembrerebbe che le due ragazze impaurite abbiano riconosciuto nella voce del rapinatore un accento con l’inflessione locale, ma questo particolare non viene ritenuto determinante perché, con lo spavento e la tensione, la percezione potrebbe essere inattendibile.


I militari dell’Arma, dopo il racconto fornito dalle giovani, si sono messi immediatamente alla ricerca del rapinatore controllando anche le riprese di alcune telecamere installate nelle zone circostanti il punto dell’agguato. Gli investigatori manifestano un certo ottimismo sulla possibilità di arrivare a una svolta nella indagini. Comunque Urbino, in questo particolare momento di rilancio turistico, non aveva bisogno di finire sulle pagine di cronaca per una vicenda così allarmante.

 

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Corriere Adriatico