Urbino, molti beni storici danneggiati Duomo chiuso, crepe a Palazzo Ducale

Transenne davanti al Duomo di Urbino
URBINO - Due forti scosse nella notte, un’altra nel primo pomeriggio e il Pesarese rivive la grande paura del 26 settembre 1997. Centinaia in strada aspettando l’alba...

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URBINO - Due forti scosse nella notte, un’altra nel primo pomeriggio e il Pesarese rivive la grande paura del 26 settembre 1997. Centinaia in strada aspettando l’alba e mentre le Marche piangono i morti, la provincia conta i danni preparandosi ad affrontare l’emergenza e a prendere contromisure. La più ferita è la città di Urbino, il Duomo è stato chiuso, così come il Collegio Raffaello. A Pesaro invece è stato transennato l’arco del Miralfiore. Ma complessivamente sono state diciotto le verifiche compiute dai vigili del fuoco. A Cantiano rischia di cedere la croce del campanile, a Pergola, dove l’orologio civico si è fermato sull’ora della prima scossa, le 3.36, è stata sfollata una famiglia, accertamenti anche a Fano.

A Urbino la facciata esterna del Duomo ha subito danneggiamenti e a titolo precauzionale è stato chiuso. Transennato anche il Collegio Raffaello. Controllati molti edifici storici del centro: qualche pezzetto di cornicione ma nulla di grave e irrecuperabile. «Abbiamo avviato verifiche di staticità al Collegio Raffaello, alla chiesa di San Francesco, ma anche su cornicioni di palazzi storici». Il direttore della Galleria Nazionale delle Marche, Peter Aufreiter, segnala «la caduta di piccole porzioni di intonaco a Palazzo Ducale e la riapertura di vecchie crepe. Nessun problema però, solo minime conseguenze tanto che il museo è rimasto aperto senza interruzioni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico