Mensa, nuovo regolamento indigesto e Pd-Viva Urbino vanno all'attacco

Il capogruppo Rosati
URBINO «L’assessore Massimo Guidi è una conferma: la Giunta non conosce la virtù dell’ascolto e difetta di competenze». Pd e Viva Urbino, con...

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URBINO «L’assessore Massimo Guidi è una conferma: la Giunta non conosce la virtù dell’ascolto e difetta di competenze». Pd e Viva Urbino, con questa premessa, tornano a puntare l’indice sulle tariffe per il servizio mensa e il meccanismo di controllo e verifica Isee. Una contesa che parte da un fatto (nel regolamento vigente la domanda di ammissione al servizio aveva validità per un anno scolastico, con la modifica ha validità per l’intero ciclo scolastico) e si allarga al “metodo”.

 

 

«Ci stupisce lo zelo tardivo dell’assessore Guidi che ha bisogno di una mezza pagina di giornale per una risposta che non è riuscito a dare in Consiglio in merito alla questione delle tariffe per il servizio mensa. Siccome la modifica proposta non prevedeva un meccanismo di controllo e verifica dell’Isee, come gruppo Viva Urbino e Pd – scrivono i gruppi di opposizione - durante l’ultima seduta consiliare abbiamo chiesto spiegazioni, invitandolo a chiarire un eventuale e auspicabile meccanismo. Purtroppo, una richiesta che in quella sede è caduta nel vuoto».
«Una conseguenza frutto di due cause a cui, nostro malgrado, stiamo assistendo da troppo tempo, in pratica da sempre. La prima – indicano Pd e Viva Urbino - è atavica: questa Giunta è caratterizzata dall’imperio di non ascoltare, di ignorare quindi la minoranza. La seconda è cronica, spesso assistiamo ad atteggiamenti sfuggenti da parte degli assessori, dettati evidentemente dalla non conoscenza delle tematiche proposte. Se l’assessore Guidi avesse avuto la conoscenza necessaria delle dinamiche relative le tariffe per il servizio mensa – concludono i rappresentanti in Consiglio Comunale di Viva Urbino e Pd - avrebbe sgomitato per offrire una risposta valida in sede consiliare. Ma ciò avrebbe presupposto una doverosa conoscenza di tutta la questione e, soprattutto, la dimostrazione di possedere quella virtù di ascolto che, come a lui, fa difetto a troppi componenti della maggioranza». 
Non tarda ad arrivare la risposta secca, minuta ma per certi versi particolareggiata di disapprovazione dell’assessore Massimo Guidi nei confronti delle strategie consiliare dell’opposizione dei Dem ducali e di Viva Urbino: «È ormai evidente, dopo un anno e mezzo, che il capogruppo Rosati sia più interessato a polemizzare e a trovare pretesti per votare contro le delibere portate in consiglio comunale, a prescindere dal merito».


«Si è arrivati al paradosso di vederlo votare contro una delibera in un recente consiglio comunale, mentre l’altro consigliere del suo gruppo e quello del Pd si sono astenuti e il gruppo di minoranza di Londei ha votato a favore. A proposito di zelo, Rosati, invece di polemizzare – conclude Massimo Guidi - farebbe meglio ad essere più presente alle riunioni pre consiliari dei capigruppo, dove si possono approfondire senza problemi le proposte di delibere che saranno portate in Consiglio comunale». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico