Aveva droghe di ogni tipo in casa: il pusher marocchino arrestato patteggia

Aveva droghe di ogni tipo in casa: il pusher marocchino arrestato patteggia
URBINO  - Hashish, cocaina e marijuana. Il personale del Commissariato di Urbino ha arrestato venerdì scorso un cittadino marocchino poco sopra i trent’anni, da...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

URBINO  - Hashish, cocaina e marijuana. Il personale del Commissariato di Urbino ha arrestato venerdì scorso un cittadino marocchino poco sopra i trent’anni, da tempo residente a Fermignano, perché ritenuto responsabile del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

 

Ieri, in sede di udienza, rito direttissimo, il giudice, sentita la relazione dell’Ufficiale di Polizia giudiziaria e dei motivi che hanno determinato la privazione della libertà personale, ha convalidato l’arresto ed, accogliendo le richieste del pm, ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di firma. Patteggiata (applicazione della pena sulla richiesta delle parti) 10 mesi di reclusione e 1.000 euro di multa senza sospensione condizionale della condanna. L’uomo, al momento disoccupato, è stato raggiunto dagli investigatori nella sua abitazione e nel corso della perquisizione, disposta dalla Procura, è stato trovato in possesso di 60 grammi di hashish, 1 grammo di cocaina e 1 grammo di marijuana, di materiale idoneo al confezionamento ed al “taglio”: un bilancino di precisione, bicarbonato e scampoli di plastica.

Svariate sono state le testimonianze raccolte da parte degli acquirenti. Nel rispetto sancito “dalla legge sulla presunzione di innocenza e di non colpevolezza si rappresenta che in ordine alla prospettazione accusatoria di procedimento penale instaurato a carico della persona arrestata non è stata emessa alcuna sentenza irrevocabile di condanna da parte dell’Autorità Giudiziaria”. C’è da chiedersi se l’impegno delle forze dell’ordine per contrastare le attività illecite connesse allo spaccio di sostanze stupefacenti sia nella città feltresca, patrimonio dell’Unesco, e nel territorio circostante con conseguente ripristino della legalità, abbia l’ equanime effetto giudiziale. Contrariamente a cosa servirebbe tanta responsabilità e tanti oneri? 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico