Urbino, oggi cittadinanza onoraria a Rosaria Valazzi, signora ​di Palazzo Ducale

Urbino, oggi cittadinanza onoraria a Rosaria Valazzi, signora ​di Palazzo Ducale
URBINO - Oggi, alle ore 16 verrà conferita a Maria Rosaria Valazzi la cittadinanza onoraria di Urbino. La cerimonia si svolgerà presso la sala Serpieri, all’interno dell’ex...

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URBINO - Oggi, alle ore 16 verrà conferita a Maria Rosaria Valazzi la cittadinanza onoraria di Urbino. La cerimonia si svolgerà presso la sala Serpieri, all’interno dell’ex Collegio Raffaello in Piazza della Repubblica, si terrà il Consiglio Comunale e il sindaco Maurizio Gambini, conferirà la cittadinanza onoraria della città del Rinascimento. Maria Rosaria Valazzi, già soprintendente per i beni storici, artistici e etnoantropologici delle Marche, definita “la Signora del Palazzo Ducale che tutto il mondo ci invidia”. Maria Rosaria Valazzi è pesarese ed ha compiuto i suoi studi universitari a Roma dove si è laureata in storia dell’arte con Cesare Brandi, uno dei maggiori critici e storici dell’arte italiani il quale ha dato vita nel 1938, assieme a Giulio Carlo Argan, all’Istituto Centrale per il Restauro. Dopo un primo periodo come assistente universitaria, è entrata, tramite concorso, al Ministero dei Beni Culturali. Da qui una lunga fase di esperienze professionali che la portano anche all’estero: al Metropolitan Museum di New York e al Louvre di Parigi dove si è laureata anche all’Ecole National du Patrimoine. Ha insegnato Museografia e Museotecnica a Ravenna, sede distaccata dell’Università di Bologna e tanti sono stati i progetti di restauro che ha seguito; uno fra tutti: la famosa Pala del Bellini conservata ai Musei Civici di Pesaro. Corposo è poi l’elenco delle pubblicazioni scientifiche prodotte in tutti questi anni a testimonianza di un’attività di ricerca sempre viva. “La mia formazione di storico dell’arte – disse in una conferenza - mi porta ad affrontare qualsiasi problema partendo prima dallo studio. La ricerca e la conoscenza sono preliminari a qualsiasi azione pratica e il fine ultimo a cui puntare deve essere sempre quello della qualità”. La città di Urbino la plaude lungamente e la stringe tra i suoi cittadini illustri.
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Corriere Adriatico