«Mangia banane», scoppia il caso per il razzismo in campo. Urbino calcio furioso: «Hanno sentito tutti»

«Mangia banane», scoppia il caso per il razzismo in campo. Urbino calcio furioso: «Hanno sentito tutti»
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URBINO - Razzismo in campo. L’inizio del campionato d’Eccellenza calcio Marche 2021, attesissimo dalle tifoserie, parte purtroppo ed eufemisticamente con il “giallo” nonostante ci si potesse, giustamente, attendere, per l’episodio di razzismo accaduto durante la “pugna bullonata”, un rosso deciso dalla terna arbitrale. Il proscenio, lo stadio Montefeltro. L’Urbino Calcio ha denunciato un episodio di intolleranza avvenuto, al 5’ del secondo tempo, domenica scorsa, durante la prima partita del torneo regionale, contro i maceratesi del Montefano, terminata 1 a 0 per la squadra ospite. 

 

Eccellenza , prima partita

Secondo quanto si apprende dalla stessa società feltresca, «il calciatore gialloblu Kevin Pape è stato vittima di una frase razzista («mangia banane» ha riferito il presidente del team canarino Andrea Pazzaglia) da parte del portiere avversario, dopo un contrasto di gioco tra i due che tutto lo Stadio ha sentito – si legge nel post della società apparso su Facebook – Nessuno della terna arbitrale si è preso la responsabilità di intervenire per punire in maniera impeccabile il giocatore». A seguito dell’episodio, e questa è cronaca sportiva, sempre il direttore di gara, Alessio Ercoli di Fermo, ha invece espulso l’allenatore dell’Urbino Maurizio Montalti per proteste reiterate. Nello stesso post, l’Urbino calcio attacca anche gli avversari: «La società Montefano ha perso una grande occasione per schierarsi contro questi deplorevoli episodi che nulla c’entrano con lo sport e con il calcio. Condanniamo a gran voce il gesto del portiere che non ha avuto la capacità di scusarsi con il nostro Kevin». Ieri è stato diramato dal sodalizio ducale anche un comunicato: «Questi signori con la casacca nera che si prendono il palcoscenico domenicale forse non sanno che tra i loro compiti rientra proprio quello di tutelare i giocatori anche e soprattutto verso questo tipo di comportamenti intollerabili…. Considerato che la rosa della LMV Urbino Calcio 1921 annovera cinque giocatori di colore, caro Signor Ercoli della sezione di Fermo, se la terna arbitrale non interviene, per motivi a noi sconosciuti, chi deve prendere provvedimenti in questi casi? La domanda è d’obbligo: la prossima volta i giocatori gialloblù dovranno lasciare il campo per avere rispetto? Ci aspettavamo che la società ospite prendesse provvedimenti contro il suo giocatore reo confesso. Niente di tutto questo – conclude il comunicato - Ora faremo valere le nostre ragioni fino ai massimi esponenti governativi utilizzando tutte le prove in nostro possesso (immagini, registrazioni e testimoni) per gridare a gran voce che Urbino ama lo sport e odia la brutalità, la bestialità e la disumanità perché prima che calciatori, tifosi, dirigenti, allenatori siamo tutti uomini». Risultato dunque non omologato in attesa delle decisioni del Giudice sportivo. 

Pazzaglia contro Bonacci


«Sullo sport – rimarca il presidente Pazzaglia – queste cose non devono mai accadere, siamo degli educatori e tutti dobbiamo saper stare assieme agli altri. Questo nostro reazione abbia, ora, la risonanza che merita e non passi in secondo piano». Il Montefano ha replicato: «Non ho sentito niente di razzista – ha detto Bonacci al Ducato -– quello che ho visto erano due ragazzi che si pizzicavano, cosa si sono detti non lo so. L’allenatore dell’Urbino ci ha dato ripetutamente delle merde, ed è paradossale che nonostante questo abbiano chiesto a noi di levare il nostro giocatore per comportamento scorretto».

 

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Corriere Adriatico