Uno bianca, no al lavoro esterno per Fabio Savi. La banda nelle Marche uccise il direttore di banca Ubaldo Paci

Uno bianca, no al lavoro esterno per Fabio Savi. La banda nelle Marche uccise il direttore di banca Ubaldo Paci
PESARO - Il tribunale di Sorveglianza di Milano ha rigettato il reclamo di Fabio Savi, negando quindi il lavoro esterno al carcere al capo dei killer della Banda della Uno bianca....

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PESARO - Il tribunale di Sorveglianza di Milano ha rigettato il reclamo di Fabio Savi, negando quindi il lavoro esterno al carcere al capo dei killer della Banda della Uno bianca. La decisione è del collegio presieduto da Giovanna Di Rosa, giudice a latere Simone Luerti. Anche la Procura generale aveva chiesto di respingere il ricorso del detenuto, in carcere dal 1994 e negli ultimi anni a Bollate.

I giudici non avrebbero riconosciuto come valido il percorso compiuto fin qui da Savi, anche sotto il profilo dei danni nei confronti delle vittime del gruppo criminale.

L'ex compagna Eva Mikula: «Mi sento salva se resta in carcere»

«Non ho mai perso la fiducia nella giustizia italiana. Oggi è un grande giorno. Mi sento salva finché i fratelli Savi restano in carcere». Eva Mikula, ex compagna di Fabio Savi, commenta così all'Adnkronos il respingimento da parte del Tribunale di Sorveglianza di Milano del reclamo presentato dal boss della Banda della Uno Bianca contro il diniego di lavorare all'esterno del carcere. «Anche alla luce dei fatti sulla vicenda Uno Bianca, gli inquirenti hanno espresso una sentenza accuratamente motivata - ha aggiunto - La conclusione della digitalizzazione dei atti spero porterà alla luce una verità che manca ai familiari delle vittime e al pubblico italiano».

Nel 1994 a Urbino la banda uccise il direttore di banca Ubaldo Paci

In attività tra il 1987 e fino all'autunno del 1994, la banda ha commesso 103 azioni delittuose,  provocando la morte di 24 persone e il ferimento di altre 114. Il 24 maggio 1994 durante una rapina, venne ucciso il direttore della Cassa di Risparmio di Pesaro, Ubaldo Paci, mentre stava aprendo la sua filiale.

Gli arresti e le condanne

Il 21 novembre 1994, mentre era in servizio, è stato arrestato l’assistente capo di polizia Roberto Savi. Tre giorni dopo, al confine con l’Austria, è stato catturato il fratello Fabio e in seguito, vennero arrestati dalla Polizia di Stato  anche gli altri membri della banda: Alberto Savi, Luca Vallicelli, Pietro Gugliotta e Marino Occhipinti.

Al termine dei processi, la Corte d’Assise di Pesaro, Bologna e Rimini li condannarono: ergastolo per Marino Occhipinti e per Alberto, Roberto e Fabio Savi; ventotto anni per Pietro Gugliotta; tre anni e otto mesi per Luca Vallicelli.

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Corriere Adriatico