Urbino, bagno notturno nella fontana della piazza poi pugni ai carabinieri

carabinieri
URBINO - Bagno notturno nella fontana della piazza centrale di Urbino....

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URBINO - Bagno notturno nella fontana della piazza centrale di Urbino. Persino ai carabinieri, per qualche istante, è sembrata un’illusione ottica. Certamente voleva imitare la scena della "Dolce vita" di Fellini nella centralissima fontana di piazza della Repubblica ad Urbino. Non era Anita Ekberg,  bensì un 47enne vestito di tutto punto che aveva preso, evidentemente, la polla ducale per un notturno creativo passeggio sulle acque come fosse un novello Mosè. Invece, sorpreso dai carabinieri dell'aliquota radiomobile della Compagnia locale nel loro giro di pattugliamento, ha dovuto sbollire le sue fantasie nella caserma ducale della Benemerita. Si tratta di Federico Lovati, disoccupato, residente a Busto Arsizio ma domiciliato a Gadana. Consolidata conoscenza dell’Urbinate perchè Lavati si è laureto in Filosofia proprio nell'Ateneo della città. Non è riuscito a dire di no ai richiami di una città che lo stesso ha sempre nel suo cuore e dalla quale non riesce a distaccarsi. Sta di fatto che erano ormai le prime ore di ieri mattina, all’incirca le 2.30 circa, quando i militari lo hanno visto fare il bagno della preziosa e storica fontana. Come primo tentativo hanno cercato di dissuaderlo e convincerlo a interrompere il bagno sotto le stelle. Inevitabile la richiesta dei documenti d’identità. Lovati si rifiuta e ai militari non resta che accompagnarlo in caserma per essere identificato. In men che non si dica il 47enne ha cominciato a dare in escandescenze finendo con il picchiare il carabinieri che gli sta davanti. Il collega ha cercato di contenere la furia di Lovati ma finisce per prenderle anche lui. Entrambi i carabinieri verranno medicati all’ospedale di Urbino per le contusioni riportate, subito dopo l’arrivo di altri militari. I rinforzi hanno convinto Lovati a carmasi. Alla fine il 47enne è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblici ufficiali e lesioni aggravate. Subito processato nel Tribunale di Urbino ha patteggiato 8 mesi ed è già libero.
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Corriere Adriatico