OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
FANO - Il sospetto che potesse avere una relazione con un altro uomo mentre il marito è in carcere. Cognato a processo per minacce e danneggiamenti.
Ieri il processo per un 50enne napoletano residente a Fano convinto che la moglie del fratello avesse una relazione extraconiugale. Il tutto mentre il marito era in carcere per fatti di droga.
Le telefonate minatorie
Così le avrebbe fatto alcune telefonate minatorie con toni di questo tipo: «Non mettere piede a Fano che ti faccio fuori, ti ammazzo, ti spezzo le gambe, vedi che ti combino». Tra loro ci fu anche un incontro per chiarirsi. Lei ovviamente ha negato qualsiasi tipo di tradimento. Ma lui avrebbe continuato a minacciarla di morte.
«Ti devi aspettare altro». Ma i fatti non si sarebbero limitati a questo perché lei un giorno si è trovata l’auto (un piccolo veicolo elettrico di cilindrata 50) distrutta a colpi di mazzate. Finestrini frantumati, parabrezza e lunotto in pezzi, portellone divelto e pneumatici tagliati. Di qui la denuncia e il processo per danneggiamenti e minacce. L’imputato, difeso dal legale Marco Defendini, nega l’episodio dell’auto e si difende anche sulle minacce.
Il risarcimento riconosciuto
La donna invece si è costituita parte civile tramite l’avvocato Michele Mariella che ha chiesto 5 mila euro di risarcimento. Il giudice ha riconosciuto l’uomo colpevole della minaccia condannandolo a 1000 euro multa più il risarcimento dei danni per 1.200 euro più spese processuali. Il giudice ha trasmesso gli atti al pm per il danneggiamento per riformulare il reato.
Leggi l'articolo completo suCorriere Adriatico