Fano, anomalie sui tetti Profilglass Il Comune: «Sicurezza da garantire»

L'area industriale della Profilglass
FANO - Alla Profilglass non c’è un pericolo grave e imminente per la sicurezza dei lavoratori causato dalle coperture dei capannoni aziendali, quindi il sindaco non...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

Leggi l'articolo e tutto il sito corriereadriatico.it

1 Anno a 9,99€ 69,99€

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Rinnovo automatico. Disattiva quando vuoi.

L'abbonamento include:

  • Accesso illimitato agli articoli su sito e app
  • La newsletter del Buongiorno delle 7:30
  • Tutte le newsletter tematiche
  • Approfondimenti e aggiornamenti live
  • Dirette esclusive
FANO - Alla Profilglass non c’è un pericolo grave e imminente per la sicurezza dei lavoratori causato dalle coperture dei capannoni aziendali, quindi il sindaco non emette un’ordinanza contingibile e urgente a tutela dell’incolumità pubblica. Tuttavia, ci sono dei rischi che devono essere monitorati e affrontati con adeguate misure di sicurezza.


È questo l’esito dell’istruttoria svolta dall’amministrazione comunale secondo la comunicazione inviata dal capo di Gabinetto del sindaco, Pietro Celani, agli avvocati Giovanni Sorcinelli e Giulio Maione, che con un esposto avevano segnalato la potenziale pericolosità dei tetti dell’industria di Bellocchi per gli errori tecnici commessi nel montaggio dei pannelli fotovoltaici.

L’architetto Adriano Giangolini, dirigente del settore urbanistica, che per le verifiche sulle strutture della Profilglass ha organizzato un tavolo tecnico formato anche da Regione, Provincia, Asur e vigili del fuoco, nella sua relazione finale, pur escludendo un pericolo imminente, mette in evidenza le anomalie e i rischi dei tetti della grande industria per la lavorazione dell’alluminio, che occupa oltre 800 lavoratori, evidenziando la necessità di controlli e misure di sicurezza.

«Giova precisare - scrive Adriano Giangolini - che i difetti di montaggio e le non conformità riscontrate rendono necessario un costante monitoraggio della stabilità dell’impianto fotovoltaico installato e dell’integrità degli elementi di copertura sottostanti, nonché l’approntamento delle opportune misure di sicurezza per fronteggiare i rischi evidenziati nella relazione tecnica commissionata da Asur, al fine di scongiurare qualsiasi pericolo per coloro che si trovano a operare nell’impianto stesso e nel complesso produttivo».


Lo studio legale, da cui ha preso le mosse il caso, che tutela i familiari dell'operaio morto nel marzo 2017 precipitando dal tetto di un capannone perché la copertura su cui era salito si era rotta sotto il suo peso, si riserva un approfondimento tecnico. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico