Cronaca e leggende dell’Ottocento: così la storia può anche fare spettacolo

Cronaca e leggende dell’Ottocento: così la storia può anche fare spettacolo
TERRE ROVERESCHE  - Il Comune di Terre Roveresche con “Castelli popolari” si è classificato al terzo posto, su oltre 200 progetti presentati, nella...

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TERRE ROVERESCHE  - Il Comune di Terre Roveresche con “Castelli popolari” si è classificato al terzo posto, su oltre 200 progetti presentati, nella graduatoria di qualità “Marche storie” indetto dalla Regione Marche per incentivare il turismo culturale nei piccoli Comuni attraverso i racconti e le tradizioni dei borghi marchigiani. Inoltre Terre Roveresche, in associazione con Sant’Ippolito, risulta primo classificato fra tutti i Comuni delle province di Pesaro e Ancona. 

 


Il progetto, che ha ricevuto un contributo di 20mila euro prevede di svolgere un’ampia serie di iniziative di carattere storico e culturale, incentrate sulla riscoperta di storie e tradizioni locali che hanno segnato la vita dei borghi nei tempi antichi, con particolare riferimento all’Ottocento. Per tre giorni consecutivi, dal 9 all’11 settembre, in piazze e nuclei storici dei due Comuni si svolgeranno eventi spettacolari utilizzando tecnologie multimediali fortemente innovative; in programma rappresentazioni teatrali di storie leggendarie e cronache ottocentesche, proiezioni cinematografiche all’aperto, concerti corali e musicali, conferenze, mostre fotografiche e iconografiche, rievocazioni in costume sul periodo storico considerato, escursioni guidate nel territorio alla riscoperta di luoghi dimenticati e sconosciuti, in ambienti naturali unici e suggestivi rimasti quasi inalterati nel tempo. 


Si continuerà nell’opera di abbellimento di alcuni spazi in aree urbane anonime o dismesse con installazioni artistiche e opere di street art, come già previsto dal precedente progetto denominato Terre dipinte, anch’esso premiato da un bando regionale lo scorso anno. Per lo svolgimento delle attività e per l’organizzazione degli eventi è prevista la collaborazione delle associazioni locali di volontariato, di quelle artistiche e culturali, dei circoli ricreativi e delle pro loco operanti nel territorio dei due Comuni coinvolti. Un programma intenso e qualificante che avrà modo di attirare molta attenzione non solo sugli eventi ma anche nei confronti di angoli suggestivi poco conosciuti che meritano di essere riscoperti.

 

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Corriere Adriatico