Pesaro, ristorante La Giara invaso da acqua e melma. Saltano festa di nozze ed eventi, ​volontari aiutano il ristoratore

Ristorante La Giara invaso dal fango
PESARO - Un vero e proprio torrente di fango quello che mercoledì ha invaso i locali della Giara il ristorante di Santa Maria dell’Arzilla, subito dopo il nubifragio....

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PESARO - Un vero e proprio torrente di fango quello che mercoledì ha invaso i locali della Giara il ristorante di Santa Maria dell’Arzilla, subito dopo il nubifragio. La pioggia ha fatto scendere la terra dalla collina dietro il locale trasformandola in fango che si è insinuata nell’edificio. Ben preso la fanghiglia ha otturato tutti i canali di scolo impedendo lo scorrere via dell’acqua e depositando a terra tutto ciò che si stava portando dietro. 

 

 

Il fango dalla collina
Cucina, bagni, salone principale, l'acqua e il fango hanno invaso tutto sia dentro che intorno il locale depositando una melma alta circa 15 centimetri. Dalla mattina di ieri sono intervenuti ad aiutare i proprietari dei locali anche i volontari della Protezione civile che hanno cominciato a togliere il fango, un lavoro lungo e difficile.

«I danni sono davvero ingenti – spiega il titolare Luca Scaglioni –: dobbiamo gettar via un frigo, una grossa caldaia, diversi tavole e apparecchiature per non parlare dei muri da ritinteggiare. In tanti anni non era mai capitata una cosa del genere ma il motivo è chiaro: sul terreno a monte non si è intervenuti come si deve per lo scorrimento dell’acqua».

La mancata regimazione delle acque
I controlli su quanto avvenuto sono stati effettuati da un geologo intervenuto con la polizia locale. Risulta infatti che la terra trascinata giù dalla pioggia e trasformatasi in fango provenga da un terreno privato. La mancata regimentazione del campo una volta arato e la manutenzione dei fossi causa questo tipo di problemi in caso di pioggia.

Sul posto anche l’assessore all’operatività del comune di Pesaro Enzo Belloni e Davide Ippaso della Confcommercio che il giorno prima aveva lanciato un appello per dei volontari. Anche l’associazione dei ristoratori sta dando una mano nelle difficilissime operazioni di pulizia del locale.

La protezione civile in campo


«Una decina di volontari della protezione civile sta aiutando nelle operazioni di pulizia che saranno lunghe e difficili – ha spiegato Belloni – fa davvero impressione vedere il fango entrato in ogni stanza del locale». «Stiamo dando una mano per aiutare i titolari a riprendere al più presto l’attività – aggiunge Davide Ippaso segretario della Confcommercio personalmente impegnato nelle operazioni di pulizia –. Il Covid non ci ha messo in ginocchio e non lo farà nemmeno una maledetta melma. Chi volesse aggregarsi sarà il benvenuto». Per domenica era in programma un pranzo di nozze ma tutti gli eventi sono saltati e si spera di riaprire verso la metà di settembre.

 

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Corriere Adriatico