Bottiglie di vetro contro le finestre di casa di Silvia Romano, a Milano. Non bastavano gli insulti e le minacce via, con la chiusura del profilo Facebook della cooperante...
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Secondo quanto filtra, la famiglia avrebbe trovato dei cocci di vetro sospetti vicino a una finestra. Ieri sera c'è stato un tentativo di intrufolarsi nel palazzo da parte di un egiziano, che voleva però dimostrare la propria solidarietà a Silvia Romano.
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Intanto, hanno cominciato oggi ad analizzare tutte le decine e decine di messaggi d'odio, e in particolare quelli con minacce di morte, gli investigatori del Ros dei carabinieri di Milano, guidati da Andrea Leo, che conducono l'inchiesta per minacce aggravate nei confronti di Silvia Romano, coordinata dal capo del pool dell'antiterrorismo milanese Alberto Nobili.
«Non ho sentito e non mi interessa. Guardi, non amo la politica, non la seguo», ha detto Francesca Fumagalli, la mamma di Silvia, risponcdendo a chi le ha domandato se querelerà il deputato della Lega, Alessandro Pagano, che ha definito una «neo-terrorista» la figlia.
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Corriere Adriatico