Sestino, panico all'alba per il boato dell'esplosione ​al metanodotto

Sestino, panico all'alba per il boato dell'esplosione ​al metanodotto
SESTINO - Un boato fragoroso ha fatto alzare dai propri letti facendo...

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SESTINO - Un boato fragoroso ha fatto alzare dai propri letti facendo aprire gli occhi a 360 gradi tutti gli abitanti di Ponte Presale. Ponte Presale si trova nel comune di Sestino a cavallo tra Marche e Toscana. Poco prima delle 5, una colonna di fuoco impressionante ha rischiarato a giorno l'intera valle agricola e boscaiola. Lo spettacolo che si è presentato ai primi avventori affacciatisi alla finestra è stato infernale. Visti i tempi che corrono si è immediatamente pensato ad un episodio di fanatismo da parte di qualche cretino di turno. Invece, con l'intervento dei vigili del fuoco di Arezzo, Rimini, Novafeltria e Cesena, tutto è rientrato nell'incidente occasionale della rottura di una tratta del metanodotto Rimini - Sansepolcro. Le fiamme dell'imponente incendio, alte fino a 10 metri, sono state domate dopo circa 4 ore di intervento da parte delle due compagnie di pompieri. Erano stati chiamati anche i vigili di Urbino, ai quali è stato, però, detto di fermarsi perché erano sufficienti le squadre succitate. Con ogni probabilità il condotto si è probabilmente spezzato per il cedimento del terreno e una improvvisa scintilla ha innescato e scatenato il putiferio. Con i Vigili del Fuoco sono sopraggiunti i Carabinieri della locale stazione più vicina e uomini della Protezione Civile. Non ci sono stati feriti ma la paura è stata notevole. Il 118 ha evacuato alcuni residenti vicino al punto dell'incidente. Solo quando ha agito il gestore della "Snam Rete Gas", abbassando la pressione del gas combustibile, la situazione è stata tamponata. Le valvole sono state lentamente chiuse e il getto di fuoco è stato così placato. Da registrare qualche disagio: gli abitanti della zona interessata sono rimasti per qualche ora senza riscaldamento. Ha dato un apporto anche un veterinario per prendere atto delle condizioni di alcuni allevamenti di bestiame. L'area dell'esplosione è stata, comunque, isolata. In un primo momento si era pensato ad una esercitazione da parte dei militari che hanno il campo di addestramento a Carpegna: che avessero sbagliato obiettivo? Per fortuna nulla di tutto ciò.


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Corriere Adriatico