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URBANIA - Mattia Tancini, nato nel 2004, lascia la mamma Samanta, il padre Enrico e il fratello Alessandro di quattro anni più grande. Viveva tra Sant’Angelo in Vado e Urbania, città in cui risiedono rispettivamente il padre e la madre, che sono separati. E' morto in un tragico schianto avvenuto l'altra notte attorno alle 3.30 lungo la strada statale 745 tra Sant'Angelo in Vado e Urbania. È finito con la sua macchina contro un albero.
Aveva giocato nell'Urbania calcio
Anche se ultimamente stava più a San’Angelo in Vado, Mattia dallo scorso luglio frequentava praticamente ogni giorno il circolo del campo sportivo della squadra di calcio dell’Urbania, nelle cui giovanili aveva militato fino a qualche anno fa. Aveva frequentato l’istituto agrario, poi l’indirizzo di meccanica del professionale. Lavorava insieme al padre come muratore in un’azienda edile.
«Da luglio era qui al bar praticamente tutti i giorni con il suo inseparabile cucciolone, un pastore tedesco – racconta Romina, che gestisce il circolo del campo sportivo –.
Appassionato di moda
Era appassionato di moda, gli piaceva vestirsi bene, un tipo artistico. «Aveva stile, era sempre estremamente stiloso - commenta Romina -. Si distingueva per questo a Urbania: bellissimo e sempre molto attento nell’abbigliamento. Aveva raggiunto una consapevolezza personale, del proprio cammino. Figlio di gente bella. In passato aveva tribolato un po’, ma perché era fuori dagli schemi e veniva percepito come ribelle. Mattia era una persona solare, piena di vita. Ultimamente l’ho vissuto come se fosse un figlio e rivederlo qui dopo anni, vedere la splendida persona che era diventato, con la voglia di mettersi in gioco e dedicarsi a qualcosa che gli piacesse, è stato un grande dono». E adesso per chi lo amava la sua perdita è un grandissimo dolore.
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