Protesta per i rumori dei vicini ma finisce in cella perchè accoglie i carabinieri con una pistola a piombini e li spintona

Protesta per i rumori dei vicini ma finisce in cella perchè accoglie i carabinieri con una pistola a piombini e li spintona
SASSOCORVARO AUDITORE - Notte turbolenta nella zona di Casinina, con tanto di pistola e machete. Tutto finisce con un arresto. E’ la storia di un romeno di 37 anni che...

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SASSOCORVARO AUDITORE - Notte turbolenta nella zona di Casinina, con tanto di pistola e machete. Tutto finisce con un arresto. E’ la storia di un romeno di 37 anni che assieme alla compagna è andato in un casolare in campagna per trascorrere il lungo ponte. Nella notte tra giovedì e venerdì, la coppia sentiva forti rumori e baccano provenire da un’abitazione vicina. Così, poco dopo la mezzanotte, sono andati a bussare per chiedere se potevano fare più piano, ma i vicini non l’hanno presa benissimo e i due contendenti si sono pizzicati a parole.

 


Non è tutto perché il vicino ha chiamato i carabinieri per un controllo. I militari si sono presentati in borghese e hanno bussato al casolare del romeno. Gli hanno mostrato i distintivi, ma il giovane, ha dato in escandescenze e ha reagito prima a parole e poi coi fatti. E’ uscito di casa con una pistola a piombini gialli. La situazione si è ingarbugliata e l’uomo ha iniziato anche a spingere e colpire i militari che a quel punto hanno dovuto placare il 37enne e arrestarlo per resistenza a pubblico ufficiale. Le lesioni sono state giudicate guaribili in qualche giorno.

 

Il trambusto serale non è affatto finito qui perché nel frattempo, mentre i carabinieri erano alle prese con il ragazzo romeno, il vicino è uscito con un machete, cosa che ha aggiunto un po’ di pepe al tutto. Fatto rientrare, gli animi si sono calmati definitivamente. Ieri mattina l’udienza di convalida dell’arresto a Urbino con il 37enne, già noto per alcuni precedenti per resistenza a pubblico ufficiale, che ha chiesto scusa ai militari. Era difeso dall’avvocato Alessandro Pagnini che ha chiesto i termini a difesa per tentare la strada della messa alla prova con lavori socialmente utili per estinguere il reato. Gli strascichi potrebbero non essere finiti perché la coppia potrebbe denunciare il vicino per le minacce ricevute.

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Corriere Adriatico