Sant'Angelo in Vado, in cattedrale ultimo saluto ad Antonio Vanni

Funerale Vanni
SANT'ANGELO IN VADO - Una cattedrale gremita, i labari di tanti...

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SANT'ANGELO IN VADO - Una cattedrale gremita, i labari di tanti sodalizi Avis, rappresentanti di associazioni cittadine, giovani e anziani, ex colleghi e volontari del sangue, tutti assieme per dare un ultimo saluti al professore Antonio Vanni, tutti accostati seguendo l'unico comune denominare: Nino, semplicemente Nino. Presidente emerito (dopo esserlo stato, da effettivo, per circa 20 anni) dell'Avis vadese, professore in pensione con ancora tantissimi ricordi condivisi con ex alunni ed ex colleghi, figura cardine dell'associazionismo di Sant'Angelo in Vado, uomo autorevole e stimato, Antonio Vanni era tutto questo e molto altro ancora. Concreto e sincero, pragmatico senza mai cedere all'impulsività, il Presidente dell'Avis di Sant'Angelo in Vado succedette nel 1988 allo storico fondatore, Don Aiello, dal quale seppe ereditare umanità ed entusiasmo, alle quali unì doti assolute come la lungimiranza progettuale e la capacità di fare squadra, che gli seppero assicurare un vertiginoso aumento delle donazioni e soprattutto l'incondizionata stima da parte del mondo avisino. "Ma era il cuore del paese - sottolinea Checco Belfiori - il vero fulcro dell'affetto che si provava per Nino: braccio offerto alla consorte Anna, lo si poteva incontrare lungo il corso, nella piazza o ai giardini. La cortesia e la disponibilità al dialogo, mai banale, erano garanzie di ottima compagnia". La cattedrale colma di gente è il commiato migliore che ci si potesse aspettare. Non mancano gli attributi di stima, nelle parole del parroco officiante Don Davide Tonti ("Ha attraversato il suo tempo e la sua S.Angelo come uomo di pace e di altissimo senso di civiltà") e dell'attuale presidente Avis Andrea Campana ("Un signor presidente ma soprattutto un presidente signore: per me, un secondo padre"), toccano corde profonde quelle di Ottavo Longhi, successore di Vanni alla guida dei volontari del sangue vadesi. "Nino è stato un grande uomo, un prezioso amico ed un punto di riferimento per tutti: ci ha insegnato a perseguire i progetti ed i traguardi contando sulla collaborazione e sull'aggregazione, sul gioco di squadra, senza tralasciare l'opinione di nessuno. È stato un onore collaborare con lui." Non da meno il ricordo del Primo Cittadino, Giannalberto Luzi: "Sant'Angelo perde un suo grande figlio, non perde certamente la grande eredità umana e civile che il Prof. Vanni ci lascia. Come Amministrazione, e come vadesi, ne faremo tesoro, perché sono le persone come Antonio a far grande il cuore di un paese."
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Corriere Adriatico