Lutto cittadino per lo straziante addio a Nicolas: «Dobbiamo aiutare i nostri giovani»

Lutto cittadino per lo straziante addio a Nicolas: «Dobbiamo aiutare i nostri giovani»
SANt'ANGELO IN VADO - Un funerale gremitissimo. Amici, conoscenti, parenti, personalità istituzionali e semplici cittadini che, magari, hanno intravisto appena Nicolas...

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SANt'ANGELO IN VADO - Un funerale gremitissimo. Amici, conoscenti, parenti, personalità istituzionali e semplici cittadini che, magari, hanno intravisto appena Nicolas per le vie di Sant’Angelo in Vado o di Piandimeleto o di Lunano o della alta valle del Foglia, si sono portati, sotto uno splendido sole di settembre, a dare il proprio ultimo saluto all’ultimo viaggio del 21enne morto suicida nel casolare di famiglia di Cal Capretto causa, si dice, “un eccesso di colpa”. 

 

Il dolore di amici e parenti

«Un corto circuito – sottolineò il procuratore Andrea Boni – che lo ha portato a pensare chissà quale tipo di danni avesse provocato il suo comportamento» dopo aver causato un incidente stradale senza feriti in una notte che lascerà il segno in diverse comunità dell’entroterra. Molti sguardi attoniti come se stessero dicendo: «Come facciamo senza di te, Nicolas?». La bara entra in chiesa, nella Concattedrale vadese, accompagnata da braccia che si distendono per toccarla e da lacrime infinite, il dolore calcificato sulla madre e sui nonni materni e paterni e sull’innocenza degli amati fratellini che si porteranno dietro per tutta la vita questo straziante dolore. Le gente non riesce ad entrare tutta in chiesa. Si distende sulla vicina piazza. È lutto cittadino con bandiere a mezz’asta e negozi chiusi. La salma è stata tumulata nel locale cimitero E’ don Davide Tonti a celebrare le esequie: «il dramma ci lascia attoniti, traumatizzati, ci fa capire la fragilità dei giovani, oggi, nel cosiddetto post Covid, in grande difficoltà anche per episodi tra i più banali che esistano. Siamo davanti ad un crack enorme che porta all’irreparabile. Dobbiamo unirci e fare quadrato per difendere la vita di giovani e giovanissimi. Che il Signore accolga la nostra preghiera e non ci abbandoni! Ricordo il padre “Dj Dorianin” dotato di umanità e sensibilità, le stesse doti trasmesse a Nicolas; la mamma Valentina sempre presente, con lo stesso Nicolas, a tutti gli eventi della comunità, mamma ora squassata da questa ennesima terribile vicenda che ci lascia tutti in preda all’imprevedibile e ad un vuoto che spero il tempo possa colmare». 

«Siamo tutti più soli»

Agli amici già manca tanto. Sono estremamente abbandonati a loro stessi. Occorrerà pensare anche a loro che non hanno più accanto ai loro gomiti la presenza di un ragazzo «buono e bravo, con il sorriso stampato in bocca e con tantissimi amori verso la musica e i motori». «Siamo più soli, terribilmente soli, lo scriva – ci evidenzia un suo amico – nulla potrà riempire il suo non essere più tra noi, a pensare tra una botta sulle spalle e l’altra, che la vita non può essere così terribile». 

 

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Corriere Adriatico