Il caso delle ricette rosse finisce in Parlamento: l'intervento di De Poli

Il caso delle ricette rosse ora finisce in Parlamento: l'intervento di De Poli
SAN LORENZO IN CAMPO Nelle settimane scorse, più volte, con tanto di lettera ai vertici della sanità regionale e ai parlamentari eletti nelle Marche, i...

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SAN LORENZO IN CAMPO Nelle settimane scorse, più volte, con tanto di lettera ai vertici della sanità regionale e ai parlamentari eletti nelle Marche, i sindaci di San Lorenzo in Campo, Pergola e Frontone avevano richiamato l’attenzione sulla problematica relativa all’impossibilità di rilascio di prescrizioni con ‘ricetta rossa’ da parte dei medici di base in pensione nelle zone con carenza emergenziale degli stessi.

 

I quesiti


Della questione si è interessato ora il senatore Antonio De Poli con una interrogazione indirizzata al Ministro della Salute, al quale chiede quali azioni ha intenzione di mettere in campo per risolvere il delicato problema. Molto soddisfatto il sindaco laurentino Davide Dellonti: «La questione assume importanza strategica e vitale per i nostri territori, che si ritrovano, oltre che senza medico di base, a fare i conti con norme assurde che impediscono ai medici, laddove vi siano, di fare il proprio mestiere. Dopo le interlocuzioni avute con la Regione Marche, la problematica arriva finalmente all’attenzione del Ministro.

L’interrogazione pone altre questioni importanti, come il rispetto dei livelli essenziali di assistenza nelle aree disagiate e colpite da calamità naturali, poste in luoghi con difficoltà di accesso ai servizi sanitari anche a causa di una viabilità complessa e antiquata. Giusta attenzione è stata data poi all’inserimento dei medici in quiescenza nella programmazione triennale del sistema sanitario nazionale.

Nei prossimi 7 anni nelle Marche, da proiezioni ufficiali del Ministero, come da interlocuzione avuta col presidente Acquaroli, andranno in pensione oltre 700 medici di base. Ne verranno reintegrati poco più di 200, a causa dei limiti che negli anni passati si sono posti per l’accesso a questa professione. Un problema noto da tempo, ma al quale gli organi deputati non hanno saputo dare risposta. Positivo l’impegno della giunta regionale nel finanziare molte più borse di studio per la specializzazione e formazione dei medici di medicina generale. Nel frattempo sfruttiamo in maniera efficiente la risorsa dei medici in pensione contrattualizzati dalle aziende sanitarie locali».


Difesa della collettività


Ringraziamenti al senatore arrivano anche dalla sindaca Simona Guidarelli: «Per l’attenzione che sta riponendo al tema che per i nostri comuni rappresenta una grande difficoltà. Mi auguro che anche questa azione possa contribuire ad arrivare presto a una soluzione». Il primo cittadino di Frontone Daniele Tagnani mantiene alta l’attenzione: «Al senatore il mio ringraziamento. Ora continuiamo la battaglia a difesa della collettività, che non può più attendere. La salute è un diritto e le istituzioni devono dare risposte concrete». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico