Pesaro, sala della Sonosfera dedicata a un politico mai dimenticato

Pesaro, sala della Sonosfera dedicata a un politico mai dimenticato
PESARO Era rimasto incantato dai paesaggi sonori delle foreste equatoriali, dall’ascolto profondo di sinfonie visive della natura e dalla musica tridimensionale di inediti...

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PESARO Era rimasto incantato dai paesaggi sonori delle foreste equatoriali, dall’ascolto profondo di sinfonie visive della natura e dalla musica tridimensionale di inediti rossiniani. David Sassoli l’ha tenuta a battesimo, la Sonosfera. Era il 6 gennaio 2020. E ora il Comune, all’ex presidente del Parlamento europeo morto all’inizio di quest’anno, dedicherà con tanto di targa la sala al primo piano dei Musei civici di palazzo Mosca che ospita la doppia cavea, simile a un anfiteatro tecno, per esperienze avvolgenti, come in presa diretta. Una struttura unica per Pesaro città creativa della musica Unesco. L’idea è venuta al vicesindaco Daniele Vimini, assessore alla Bellezza, che ricorda il legame speciale tra David Sassoli - europarlamentare dopo essere stato giornalista, volto amato del Tg1 - e la città, dove in diverse occasioni istituzionali e non solo ha fatto visita. 

 
Le motivazioni
Il perché della intitolazione della Sonosfera è presto detto: «Proprio nelle parole pronunciate al taglio del nastro di ormai quasi tre anni fa, Sassoli aveva dimostrato di comprendere perfettamente il valore di questo progetto simbolo per Pesaro - sottolinea il vicesindaco -. Per lui la Sonosfera rappresentava un esempio di straordinaria tecnologia, ma anche l’attuazione concreta della lotta ai cambiamenti climatici, priorità assoluta alla quale si lega la sopravvivenza del pianeta. Allo stesso tempo, da autorevole guida dell’assemblea di Strasburgo, riconosceva al nostro Comune un modello di amministrazione virtuosa, capace di spendere e utilizzare con efficienza i fondi europei. La Sonosfera, dunque, come ”best practice” che poteva ispirare il resto d’Italia». A Sassoli «va riconosciuto anche il merito di aver contribuito al duro negoziato sul bilancio comunitario - aggiunge Vimini - che ha aperto la strada all’approvazione dello storico piano di rilancio dell’economia, il Next generation Eu, un investimento sul futuro dell’Europa per ripartire dopo l’emergenza Covid. Era una persona attenta alle politiche dei territori e alle loro eccellenze». Essendo David Sassoli morto l’11 gennaio 2022, a 65 anni nel centro oncologico di Aviano, con molta probabilità si sceglierà questa data per la intitolazione della sala della Sonosfera. Ma mancano ancora alcuni dettagli tecnici. In ogni caso sarà una occasione unica per riscoprire le magie sonore e visive del singolare teatro di palazzo Mosca. 
La progettazione


«Uno spazio per l’ascolto profondo di ecosistemi e musica progettato da David Monacchi - ricorda il vicesindaco -. È parte integrante del patrimonio del Museo nazionale Rossini. Il pubblico sta seduto in una doppia cavea trasparente al suono, costruita per essere acusticamente perfetta. Il sonoro proviene da 45 altoparlanti posizionati nella superficie semisferica che si combinano creando un campo molto prossimo alla realtà. Gli spettrogrammi e i contenuti audiovisivi sono proiettati in una corona video a 360° ad altissima definizione. Un vero e proprio perdersi in un panorama sonoro e visivo con una esplorazione sensoriale dello spazio assai potente». I contenuti sono legati alle sinfonie degli ecosistemi e alla biodiversità in estinzione, ma anche a un percorso inedito dedicato a Rossini e ad altri protagonisti della musica. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico