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FANO - Nonostante i vertiginosi aumenti delle bollette energetiche, non sono previste defezioni nel prossimo autunno inverno tra gli alberghi fanesi ad apertura annuale. Gli albergatori confidano negli aiuti del Governo. E’ probabile comunque che venga attuato un ritocco alle tariffe, per contemperare almeno in parte gli aumenti che già oggi stanno creando non pochi problemi al sistema ricettivo a causa dell’aumento dei prezzi del gas e dell’energia elettrica.
Si faranno chiusure parziali
In totale gli alberghi operativi nel comune di Fano sono 33, di cui 12 situati sul litorale a Sud del fiume Metauro, 9 sul lungomare di Sassonia, 6 in zona Lido, 1 nella zona industriale e gli altri sparsi in altre zone della città. Di questi 14 osservano una apertura annuale, mentre 19 rimangono aperti solo durante la stagione estiva o poco più, essendo privi in maggioranza degli impianti di riscaldamento.
Hanno confermato l’apertura annuale l’Augustus, l’Hotel de la Ville, l’Elisabeth 2, il Siri, il Tag Hotel, Alla Lanterna di Metaurilia, l’Angela, il Beaurivage, il Corallo, il Cristallo, il Metauro. Tuttavia il momento è estremamente difficile da luglio 2021 a luglio di quest’anno il proprietario di 3 alberghi situati tra Lido e Sassonia si è visto lievitare la bolletta dell’energia elettrica cumulativa mensile da 9.000 a 23.000 euro: un incremento del 155,5%.
La tenuta del turismo
«Stiamo concludendo – ha osservato Luciano Cecchini presidente della associazione Alberghi Consorziati – un’ottima stagione estiva, forse migliore di quanto era lecito sperare, ma adesso occorre aprire il cassetto per vedere quello che è rimasto, perché servirà a pagare le spese di quanto si annuncia per la prossima stagione. Molti alberghi sono vincolati con quanto pattuito con le agenzie turistiche all’inizio dell’anno in corso, ora non possono cambiare i prezzi perché hanno subito un aumento. Non possiamo dire al cliente: non ti accendo l’aria condizionata perché costa troppo. In realtà siamo arrivati a un punto di non ritorno. L’unica possibilità di vedere la luce in fondo al nuovo tunnel, dopo quello costituito dalla pandemia, è un provvedimento governativo che abbassi il costo del gas e dell’energia elettrica. Se poi pensiamo che anche l’amministrazione comunale può incidere sulle tasse e sulle tariffe, in modo particolare sull’Imu e sulla Tari, chiediamo anche al sindaco di venire incontro alle necessità di impresa. Sarebbe veramente una sciagura se Fano, città turistica, perdesse uno dietro l’altro, tutti i suoi alberghi».
A fronte della chiusura di 8 alberghi nella vicina Pesaro, Fano tenta di non perdere un solo esercizio della sua offerta annuale, contando soprattutto su una gestione semi-familiare che consente un parziale risparmio nelle spese.
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