Pronto soccorso, Gnudi decade da responsabile: l'iter per sostituire il direttore che è rimasto a Riad

Il pronto soccorso di Marche Nord
PESARO - Il direttore titolare del Pronto soccorso di Marche Nord, Stefano Loffreda, alla scadenza dei 2 anni di aspettativa, di cui fruiva dal 15 gennaio 2020, non è...

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PESARO - Il direttore titolare del Pronto soccorso di Marche Nord, Stefano Loffreda, alla scadenza dei 2 anni di aspettativa, di cui fruiva dal 15 gennaio 2020, non è rientrato dal ruolo professionale assunto nell’ospedale di Riad, in Arabia Saudita. Perciò l’azienda ospedaliera lo ha considerato cessato dal rapporto di lavoro, di conseguenza è decaduto dall'incarico di responsabile facente funzioni Umberto Gnudi, diventato il simbolo, particolarmente dopo le ultime vicende ospedaliere, della tenacia e del sacrificio del personale sanitario di Marche Nord nell’emergenza di Covid-19.

Il capo del Dipartimento
La responsabilità del Pronto soccorso da pochi giorni è passata a Michele Tempesta, direttore di Rianimazione, in qualità di capo del Dipartimento di emergenza urgenza di Marche Nord - che comprende Pronto soccorso, Medicina d’urgenza, Anestesia e Rianimazione, Cardiologia e Cardiologia interventistica - per il tempo strettamente necessario a espletare la procedura per assegnare la responsabilità temporanea, in attesa dell’indizione del concorso per la nomina del nuovo direttore del Pronto soccorso.

La motivazione economica
Stefano Loffreda aveva voluto provare, anche sulla spinta dell’elevata retribuzione, questa esperienza di lavoro all’estero nell’ospedale della capitale dell’Arabia Saudita, metropoli araba che conta poco meno di 8 milioni di abitanti, dove ricopre un ruolo di responsabilità all’interno del Pronto soccorso ma non di tutta la struttura.

L’assenza da Pesaro era prevista per 6 mesi, poi il medico era rimasto bloccato in Medio Oriente per la chiusura degli aeroporti a causa del Covid-19 e aveva chiesto e ottenuto da Marche Nord una proroga dell’aspettativa per 18 mesi, che scadevano venerdì scorso. Ieri la direzione aziendale pesarese ha pubblicato l’avviso che dà notizia della cessazione dal servizio del direttore dell’unità operativa complessa di Pronto soccorso e Medicina d’urgenza e, a norma del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area sanità, promuove l’iter per affidare la responsabilità temporanea della struttura. Come segnalato personalmente per email a tutti i medici del Pronto soccorso, l’azienda invita chiunque sia interessato a fare pervenire alla direzione sanitaria il proprio curriculum vitae; la scadenza è fissata per le 12 di giovedì prossimo, 20 gennaio.

L’incognita
Umberto Gnudi era stato nominato direttore facente funzioni in via d’urgenza durante il virulento focolaio di infezioni della prima ondata della pandemia, che determinò una fortissima pressione di malati sui Pronto soccorso di Pesaro e Fano, un paio di mesi dopo la partenza di Stefano Loffreda. Questa procedura, per un incarico temporaneo di 9 mesi raddoppiabili a 18, e il successivo iter del concorso per la nomina del futuro direttore creano un’incertezza in più a un Pronto soccorso già fortemente provato, nell’incognita peraltro della ristrutturazione aziendale, che dovrebbe portare secondo gli annunci politici a un’unica azienda sanitaria provinciale.

Ma è molto probabile che la responsabilità sia rinnovata a Gnudi, tanto più alla luce dell’esperienza acquisita alla guida del Pronto soccorso in due anni di emergenza continua, aggravata da una forte carenza di medici destinata ad acuirsi con due prossime uscite.

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Corriere Adriatico