OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
FANO - Dopo un periodo di fervore sociale, concomitante con lo scoppio della guerra in Ucraina, che ha coinvolto istituzioni, associazioni e non pochi privati che hanno concorso tra loro nel portare aiuto ai nuovi profughi, pare essersi attenuato, quasi si fosse fatta l’abitudine alle drammatiche notizie giunte dal Paese invaso dai russi, lo spirito di solidarietà che ha animato i primi momenti del conflitto. In realtà i bisogni restano.
Le emergenze dimenticate
Lo attesta l’Opera padre Pio che gestisce la mensa di San Paterniano che si trova ancora oggi nelle condizioni di far fronte a tali emergenze dimenticate. L’Opera in questo momento accoglie a tempo pieno 18 persone, provenienti dall’Ucraina alcune delle quali bisognose di cure mediche.
L’impegno sottoscritto
«E’ un impegno – evidenzia il nuovo presidente della associazione Mauro Guerri, subentrato a Laura Cecconi – che abbiamo sottoscritto con la Prefettura, per questo continueremo ad assistere questi ospiti anche nel mese di agosto, quando generalmente la mensa è chiusa». E’ vero che per tutto questo mese la mensa sarà chiusa, ma in realtà è un passaggio di consegne, perché contemporaneamente entrerà in funzione la mensa della Caritas ubicata nel Centro Pastorale di via Roma.
Fino a ieri l’Opera Padre Pio ha fornito ogni giorno 200 pranzi da asporto, di cui un centinaio destinato agli ucraini che si sono stabiliti nel nostro territorio, per lo più donne e bambini.
La consegna dei prodotti dell'Oro d'Italia
Intanto proprio in questi giorni il presidente di Olea Renzo Ceccacci e il direttore Giorgio Sorcinelli, hanno consegnato a Mauro Guerri centinaia di bottiglie d’olio, pervenute da tutta Italia e anche dall’estero, per partecipare ai concorsi l’Oro d’Italia, l’Oro del Mediterraneo e l’Oro delle Marche. Si tratta del miglior prodotto inviato dalle aziende di produzione, aspiranti ai titoli di qualità. E’ significativo che la destinazione di questo alimento di gran pregio, disputato dai migliori ristoranti, venga consegnato a una mensa per persone in difficoltà o perché indigenti o perché come si sta verificando per gli ucraini, costrette ad abbandonare il loro Paese, a causa della guerra.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico