Fano, Profilglass finanzia la centralina Firmato accordo contro l'inquinamento

Fano, Profilglass finanzia la centralina Firmato accordo contro l'inquinamento
FANO - Ieri mattina, nel palazzo comunale, è stata firmata la convenzione tra la Regione Marche, il Comune di Fano, l'Arpam, l'Asur e la ditta Profilglass per la...

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FANO - Ieri mattina, nel palazzo comunale, è stata firmata la convenzione tra la Regione Marche, il Comune di Fano, l'Arpam, l'Asur e la ditta Profilglass per la realizzazione e l'attivazione di una centralina per il monitoraggio della qualità dell'aria nella zona industriale di Bellocchi.


La centralina sarà attiva dal mese di gennaio 2016 e verrà ciclicamente posizionata in quattro stalli differenti, collocati tutti all'interno dell'area industriale. I dati, una volta validati, saranno resi pubblici in modo da garantire la massima trasparenza e la possibilità per i cittadini di verificare direttamente l'andamento dei monitoraggi.



La convenzione è il punto di arrivo di un lungo percorso di tavoli tecnici ospitati dall'assessorato all'ambiente del Comune di Fano fin dal mese di giugno scorso e rappresenta un passaggio importante volto a tutelare ambiente e salute dei cittadini attraverso un'azione sistematica di controllo 24 ore su 24.



La Profilglass parteciperà all'acquisto della centralina per un importo di 120.000 euro, mentre il Comune si caricherà di altre spese per 26.000 euro. Il rilevamento dei fumi e quindi della qualità dell'aria, all'interno della zona industriale, dove si trovano alcune abitazioni circondate da fabbriche, è quanto avevano ripetutamente chiesto i residenti, per venire a conoscenza finalmente se i dispositivi di carattere protettivi, come filtri e altri apparati in grado di non disperdere nell'aria elementi chimici inquinanti, come ad esempio i residui degli altoforni, veramente tutelassero chi si trova a vivere nelle vicinanze.



Il più attivo a questo riguardo è stato il comitato di tutela salute e ambiente che non solo ha convocato più riunioni tra tecnici, amministratori e cittadini per evidenziare i propri timori, ma ha elaborato una piattaforma di richieste con le quali ha rivendicato il risanamento della zona a tutela delle famiglie e degli stessi lavoratori impegnati nelle aziende. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico