Mattinata di ansia e pianti per un bimbo In ospedale fallisce prelievo del sangue

Il presidio Santa Croce di Fano dell'azienda ospedaliera Marche Nord
FANO - Mattinata di ansia e pianti per un bambino a cui non si è riusciti a eseguire il prelievo di sangue. Il fatto è...

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FANO - Mattinata di ansia e pianti per un bambino a cui non si è riusciti a eseguire il prelievo di sangue.


Il fatto è accaduto lunedì all'ospedale Santa Croce di Fano. Alle 7.45 la mamma e il bambino di tre anni, che aveva la necessità di un esame del sangue, sono arrivati presso il laboratorio analisi del Santa Croce, consapevoli del fatto che l'attesa sarebbe stata breve, dato che i minori hanno la precedenza sugli altri utenti.



Così è stato e il piccolo paziente è stato chiamato nel giro di qualche minuto dall'infermiera, che alla vista del minore ha chiamato un altro collega; entrambi hanno iniziato a tastare il braccio del piccolo alla ricerca della vena, provando entrambi gli arti, senza però grandi risultati.



La mamma sempre più perplessa assisteva alla scena, iniziando a preoccuparsi quando l'attesa si protraeva e il figlio iniziava a dare segnali di insofferenza. Nel vedere il viso interrogativo della donna, gli infermieri hanno tentato di dare una spiegazione, incentrata sulla difficoltà di eseguire un prelievo del sangue su soggetti in tenera età, dal momento che le vene sono molto piccole e quindi difficilmente rintracciabili.



Dopo aver applicato un laccio emostatico, gli infermieri hanno inserito l'ago, senza però trovare la vena e da quanto riferisce la madre iniziando a girare l'ago nel braccio del bambino, che intanto era scoppiato a piangere inconsolabile.



Alle rimostranze della madre, il personale ha quindi messo fine al tentativo, spiegando le difficoltà del caso e dicendo che per tale prestazione la donna avrebbe potuto anche rivolgersi al reparto di pediatria, dove però i tempi d'attesa sarebbero stati più lunghi.



La mamma ha cambiato reparto ed è salita in pediatria, con il figlio in lacrime, perché al dolore ed allo spavento si era aggiunta anche la fame. Dopo circa un'ora di inutile attesa, senza che nessuno si dedicasse al suo bimbo, la donna ha deciso di andarsene ed è tornata a ritirare le sue impegnative mediche. Oltre a non essere riuscita ad effettuare il prelievo, la mamma ora è preoccupata per il bimbo, rimasto molto spaventato dall'esperienza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico