Coppia bloccata in parete sul Montiego e spossata dal caldo: i soccorsi arrivano dal cielo

PIOBBICO - Tanta audacia, tanta freddezza, altrettanta paura e senza dubbio una buona dose di incoscienza. Il tutto verso le ore 20 suggellato con un bel bacio liberatorio, al...

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PIOBBICO - Tanta audacia, tanta freddezza, altrettanta paura e senza dubbio una buona dose di incoscienza. Il tutto verso le ore 20 suggellato con un bel bacio liberatorio, al termine di una disavventura finita bene, ma che sarebbe potuta terminare pure all’opposto. 

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L’allarme

E’ la storia accaduta nel pomeriggio di ieri a circa quattro chilometri da Piobbico, e precisamente nella rinomata Balza della Penna, sul monte di Montiego meta di appassionati di arrampicata da tutta Italia, con protagonista una coppia di Verona, per la prima volta alle prese con le insidie di quelle perfide rocce. Il loro richiamo era arrivato fino in Veneto e quindi ecco che come racconterà a fine salvataggio la coppia. Verso le ore 8 di mattina ha iniziato ad arrampicarsi per la via Grande Traverso, quando verso le undici si è trovata in difficoltà alla prima Sosta: momenti di lucidità, secondo il racconto dei due giovani, che hanno prevalso sull’emotività, facendo scegliere la migliore soluzione, cioè chiamare il 112. Ed ecco i carabinieri di Piobbico, i vigili del fuoco di Cagli con tre mezzi, il Soccorso Alpino e l’elicottero dei vigili del fuoco di Arezzo che arrivato verso le 16, se ne è andato verso le 19,30. Salvataggio molto complesso, con il mezzo aereo che non poteva tirare su con il verricello i due arrampicatori, facendo così scendere i soccorritori. 
Con le corde superata la via Grane Traverso nel bosco la discesa è stata facilitata da rami e arbusti ed ecco, finalmente, poco prima delle 20 apparire i visi stanchi dei due veneti, rifocillati subito con abbondante acqua visto lo stato di evidente disidratazione. Stanchezza, ma pure tanto sollievo per quelle forti emozioni fuori programma. «Gran bella parete, peccato per quell’ inghippo», dice lui. 


Per dovere di cronaca, c’è un altra storia da raccontare, che vuole la coppia salire su quella parete verso le ore 14, con 37 gradi di temperatura, nelle rocce battute dal sole dalla mattina alla sera. Saranno, questi, pure dettagli che non cambierebbero, però, di molto la sostanza dell’accaduto.

 

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Corriere Adriatico